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Nuove Scienze e Nuovi
Saperi
Si propone qui di seguito l'istituzione di cinque
nuove branche di studio
e di una nuova facoltà
universitaria di nuova concezione.
Nuove branche di studio:
- Teoria dei Peace Games:
molto più difficili dei War Games dato che per
raggiungere la vittoria si deve pareggiare;
- Zerologia: completo
calcolo logico basato sul solo zero;
- Conseguenze giuridiche dell'Habeas
animam;
- Deficienza Artificiale;
- Codice di Procedura Incivile.
Facoltà
universitaria: progetto per una Facoltà di
Irrilevanza Comparata, divisa nei quattro
Dipartimenti di: Ossimorica, Impossibilia,
Bizantinica, Tetrapiloctomia*.
Materie di studio:
Dipartimento di Ossimorica:
- Urbanistica Tzigana
- Fonetica del film muto
- Iconografia Braille
- Idrografia selenitica
- Oceanografia tibetana
- Istituzioni di aristocrazia di massa
Dipartimento di Impossibilia:
- Fortuna della lingua etrusca nel Medio Evo
- Storia degli Stati Uniti nell'epoca ellenistica
- Letteratura sumera contemporanea
- Ippica azteca
- Filatelia assiro-babilonese
- Terapia dell'aerofagia da impiccagione
Dipartimento di
Bizantinica:
- Semaforica del trivio e del quadrivio
- Teoria dei separati (complementi della teoria
degli insiemi)
- Calcolo infimo (complementi del calcolo sublime)
- Calcolo semolato (complementi di calcolo
integrale)
- Geografia del Vaticano
- Storia delle colonie del Principato di Monaco
Dipartimento di
Tetrapiloctomia:
- Poziosezione (arte di tagliare il brodo)
- Idrogrammatologia (tecnica della scrittura su
superfici idriche)
- Pilocatabasi (arte di scamparsela per un pelo)
- Sodomocinesica (ritmica della penetrazione a
posteriori)
- Scleropatomittenza (arte dell'inviare qualcuno a
morire ammazzato)
- Avuncologratulazione Meccanica (materia che
insegna a costruire macchine per salutare la zia).
*:
l'arte di tagliare il capello in quattro.
[Ispirazione da: Paolo Albani - Paolo della Bella, "Forse
Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale",
Bologna, Zanichelli, 1999 (consiglio!!)]. |
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b.sites:
B.Site (robe commerciali)
b-site (Portogallo, Etna)
B-SITE (appartamenti giapponesidi)
B Site (qualcosa di Grenoble)
BSite (connettono mobili, più o meno)
bSite (questo è un
programma!)
B-site (eh, a saperlo)
B Site (uno che sa delle cose)
B.Site (Building America)
b-site (blog che pare interessante)
B Site (progetto di uno stadio)
b-site (mistero gaudioso) |
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TRA GLI ALTRI, HO CITATO:
Al Green
Banda Bassotti
Bob Seger
Bruce Springsteen
Can
Carl Perkins
Chet Atkins
Chuck Berry
Creedence Clearwater Revival
Criopalmos
David Bowie
Diamond Head
Don Felder
Eddie Cochran
Eddie Van Halen
Elvis Presley
Faith no more
Fats Domino
Grace Jones
Graham Coxon
Grandaddy
James Brown
Jerry Lee Lewis
Jimmy Page
Joe Walsh
Johnny Cash
Johnny Marr
Kiss
Kraftwerk
Led Zeppelin
Little Feat
Little Richard
Lynyrd Skynyrd
Marvin Gaye
Metallica
Morrissey
Neu!
New York Dolls
Nina Hagen
Offlaga Disco Pax
Patsy Cline
R.E.M.
Ritchie Blackmore
Robertino Loreti
Rory Gallagher
Slash
St. Thomas
Stephen Schlaks
Steve Miller Band
Stevie Wonder
The Beach Boys
The Beatles
The Byrds
The Divine Comedy
The Five Satins
The Kinks
The Mamas & The Papas
The Pogues
The Police
The Ramones
The Rolling Stones
The Temptations
Tindersticks
Tony Hadley
U2 |
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31-05-2006:
Il mio nuovo, spassosissimo, demenziale,
agghiacciante forum.
Oddio, vagheggiavo qua e là e ho trovato,
finalmente, il mio posto in rete, in cui posso
finalmente depositare il mio laido e putrido cuore e
trolleggiare spaventando il più possibile i
partecipanti con orridi racconti di fornicazioni e
indigestioni abominevoli: il
Forum degli Evangelici.
Stupendo, è la mia nuova casa delle libertà.
Andateci, se volete vedere come è fatto il mondo
anche dalle altre parti.
Un breve sunto, ché non resisto: ogni partecipante,
oltre a un avatar e un nickname, può personalizzare
i propri messaggi con una frase o motto, come accade
di solito nei forum, che compare accanto al testo.
Non essendo particolarmente fantasiosi con i nick
(molto ma molto meglio altri forum), lo sono con i
bon mots. Eccone alcuni: apre "tUTTO
pOSSO iN cOLUI cHE mI fORTIFICA !!",
rispondono "Gloria
a Dio!", "Pray
until something happens!!!",
"LA
VITA è 1 REGALO DI DIO!!!",
"Non
cessate mai di pregare",
controbatte "Dio
è amore luce giustizia verità"
e avanti così.
Ora qualcosa di veramente gustoso, dal Forum "Sessualità,
Famiglia e Medicina",
vale a dire i succosi e promettenti titoli dei
threads (qualcuno, il resto guardateveli): "cosa
pensate della differenza d'età? e' un problema?",
"Tagliare
le tube è condannato dalla Parola di Dio?",
"Pillola
e alternative",
"Cattolico
ed evangelico si può?",
"Il
fidanzamento dal punto di vista biblico",
ossignore!, e via così.
E un post intero, per finire (sic!): "Raccontare
barzellette è peccato? Girovagando per i vari
siti, ho letto che alcune chiese condannano le
barzellette. Di certo quelle sconce e volgari non le
racconto nemmeno io (ma non sono mai stato un
raccontore di barzellete), ma perchè una barzelletta
"normale" dovrebbe essere peccato?".
E' peccato, è peccato, perché "né disonestà, né
buffonerie, né facezie scurrili, che son cose
sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie"
(Efesini 5:4 ).
Dimenticavo: se passate dal forum, mi trovate lì,
con il mio bel nick registrato a compiere razzie e
scorrerie tra gli evangelici. Uno spasso, dovreste
provare. Mi riporta il buonumore. |
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30-05-2006:
Memorabile: una delle tre "i".
Occasione: ultimo incontro tra S.B. e dabliù.Bush;
il primo si lancia in una patetica sviolinata sugli
Stati Uniti, paese della libertà. Ma commette un
tragico errore: lo fa in inglese. Ecco la
trascrizione esatta: “I
considers thes the flags of United Staes nos only a
flag of a country bus is an universal message of
freedom have democracy”.
Oso una traduzione: "Io
considera ques le bandiere degli Stai Uniti nos
soltanto una bandiera di un autobus di campagna è un
messaggio universale di libertà abbiate democrazia".
E quello gli ha pure risposto, complimentandosi per
l'ottimo inglese... dementi al bar.
Per chi gradisce, il video è
qui. |
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29-05-2006:
Luoghi dell'orrore. Non siamo soli.
Errore mio, che penso che certe cose accadano solo
sotto elezioni, preda del furore agonistico.
In realtà essi sono dappertutto e vivono anche
quando io non ci penso e, per fortuna, non mi
accorgo di simili inquietanti presenze.
E, invece, ci sono, si muovono e brigano,
specialmente in rete, con modi a me, francamente,
del tutto incomprensibili e distanti.
Ecco un bell'elenco di blog filo-destroidi che mi
riportano ogni giorno alla piena coscienza del
paese, maledizione!, in cui vivo:
Camillo,
Friedrich-bapa,
Rolli,
Sorvegliato speciale,
I love America,
Legnostorto,
Capperi!,
Harry,
Gabibbo,
Le guerre civili,
Gino,
Censurarossa,
Daw il Cannocchiale,
Antikomunista,
Walking Class,
Centrodestra,
Tonio, Il
Giulivo,
Silvio Berlusconi Fans Club,
Blackstar,
Essere Liberi.
Non siamo soli. Purtroppo. |
Cento bela
canzona per gli amanti del genere Bridget Jones
(pt. 3).
Ancora con la classifica delle migliori canzoni degli
ultimi cinquant'anni, dalla posizione 80 alla 71 (cfr.
25-05-06):
71 -
"California Girls" – The Beach
Boys (1965)
72 - "Papa's Got a Brand New
Bag" – James Brown (1966)
73 - "Summertime Blues" –
Eddie Cochran (1958)
74 - "Superstition" – Stevie
Wonder (1972)
75 - "Whole Lotta Love" – Led
Zeppelin (1969)
76 - "Strawberry Fields
Forever" – The Beatles (1967)
77 - "Mystery Train" – Elvis
Presley (1955)
78 - "I Got You (I Feel Good)"
– James Brown (1965)
79 - "Mr. Tambourine Man" –
The Byrds (1965)
80 - "I Heard it Through the
Grapevine" – Marvin Gaye (1968)
Commenti sparsi. Non so è mai sentito che la
- orrenda nonché falsettata - versione dei
Byrds venga prima del
grande Marvin (il
quale, peraltro, avrebbe davanti settantanove pezzi,
ma per favore!) e che i Beach
Boys siano qui rappresentati da un pezzo,
noiosissimo, che non appartiene al sontuoso "Pet
sounds". James Brown
ci sta, mentre Stevie Wonder,
santo subito!, dovrebbe essere perlomeno una
settantina di posizioni più avanti. Minimo. |
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26-05-2006:
Cento bela
canzona per gli amanti del genere Bridget Jones
(pt. 2).
Proseguo la classifica delle migliori canzoni degli
ultimi cinquant'anni dalla posizione 90 alla 81 (cfr.
25-05-06):
81 -
"Blueberry Hill" – Fats Domino
(1956)
82 - "You Really Got Me" – The
Kinks (1964)
83 - "Norwegian Wood (This
Bird Has Flown)" – The Beatles (1965)
84 - "Every Breath You Take" –
The Police (1983)
85 - "Crazy" – Patsy Cline
(1961)
86 - "Thunder Road" – Bruce
Springsteen (1975)
87 - "Ring of Fire" – Johnny
Cash (1963)
88 - "My Girl" – The
Temptations (1965)
89 - "California Dreamin'" –
The Mamas & The Papas (1965)
90 - "In the Still of the
Night" – The Five Satins (1956)
Qualche giudizio tagliato con l'accetta:
Springsteen va bene finché ci sono suoi pezzi fino
al 1980, dopo dovrebbe essere escluso da qualunque
classifica di genere; nessuna idea su chi siano i
The Five Satins,
qualcuna in più su Fats Domino,
peraltro morto a New Orleans nel recente disastro,
più che una classifica sembra una specie di
nostalgico revival in stile
The Big Chill. |
Cinque
libri che mi hanno fatto scompisciare (i primi
cinque che mi vengono in mente):
- "Comma 22" di Joseph
Heller;
- "Aperto
tutta la notte" di David Trueba;
- "Le
avventure di Guizzardi" di Gianni Celati;
- "Nove racconti" di J.
D. Salinger;
- "L'archivio di Dalkey"
di Flann O'Brien.
Non necessariamente in quest'ordine. |
Il dialogo tra
il soldato e lo studente:
Andammo in città. All'ingresso della stazione,
stavano due soldati con la baionetta in canna; un
centinaio di persone, commercianti, funzionari e
studenti inveivano contro di loro e li apostrofavano
con violenza. Si vedeva che si sentivano a disagio
ed umiliati come ragazzi rimproverati ingiustamente.
Un giovanotto, alto, dal viso arrogante, che vestiva
l'uniforme di studente, guidava l'attacco.
— Voi comprendete, suppongo — diceva con tono
insolente — che prendendo le armi contro i vostri
fratelli, diventate gli strumenti di una banda di
assassini e di traditori.
— Non è così, fratello — rispondeva il soldato
seriamente. — Voi non capite. Vi sono due classi, il
proletariato e la borghesia. Noi...
— Oh! la conosco questa storia! — interruppe lo
studente. — Voialtri, contadini ignoranti, basta che
sentiate ragliare qualche frase fatta e subito,
senza aver capito niente, vi mettete a ripeterla
come pappagalli.
La folla rideva.
— Oh! so bene — riprese il soldato, mentre la fronte
gli si imperlava di sudore — voi siete un uomo
istruito, lo si vede; io, non sono che un ignorante.
Ma mi sembra...
— Voi credete certamente — interruppe l'altro
sprezzante — che Lenin è un vero amico del
proletariato?
— Sì, lo credo — rispose il soldato.
— Ebbene, amico mio, lo sapete che Lenin ha
attraversato la Germania in un vagone piombato?
Sapete che Lenin ha preso dei quattrini dai
tedeschi?
— Oh! so ben poco di tutto questo — replicò il
soldato testardo, — ma io trovo che quello che egli
ha detto è proprio quello che ho bisogno di sentire
io e tutta la gente semplice come me. Vedete, vi
sono due classi, la borghesia e il proletariato...
— Siete pazzo, amico mio! Io ho passato due anni a
Schlusselburg per la mia azione rivoluzionaria,
mentre voi, a quell'epoca sparavate sui
rivoluzionari e cantavate «Dio protegga lo zar». Mi
chiamo Vassili Georgevic Panin. Non avete sentito
parlare di me?
— Mi dispiace, mai... — disse il soldato umilmente.
— Ma io non sono che un ignorante. Voi siete un
grande eroe, certamente.
— Proprio così — replicò lo studente con
convinzione, — ed io combatto i bolscevichi che
stanno rovinando la nostra Russia, la nostra libera
rivoluzione. Come spiegate voi questo?
Il soldato si grattò la testa.
— Non so come si spiega questo — disse, facendo
delle smorfie per lo sforzo imposto al suo cervello.
— A me, tutto sembra molto chiaro; è vero che non
sono che un ignorante. Mi sembra che vi sono due
classi, il proletariato e la borghesia...
— Ed eccovi daccapo con la vostra stupida formula! —
gridò lo studente.
—...due classi, — continuò il soldato, cocciuto. — E
chi non è con l'una è con l'altra.
da "I Dieci Giorni che
Sconvolsero il Mondo" di John Reed. |
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25-05-2006:
Lotta dura alla
rasatura.
In barba alla
Gillette e compagnia bella, avanti con barbe
oltraggiose, lunghe, scapigliate e fluenti,
possibilmente comodo ricettacolo di cibo appiccicoso
e materiale vario.
Due lame vanno bene, tre siamo all'opulenza preludio
al crollo, quattro, francamente, sa un po' di
demente presa per il culo.
La cosa interessante, però, è che la proposta di
boicottaggio (www.boycottgillette.com)
viene da tutt'altri motivi, impensabili.
A proposito:
Boycott, chi era costui?
Naturalmente, sia detto qui per inciso, dissento del
tutto da
Plutarco quando sostiene che "barba
non facit philosophum". Non solo la barba
fa il filosofo ma, soprattutto, il rivoluzionario.
Sennò che la tengo a fare? |
Cento bela
canzona per gli amanti del genere Bridget Jones.
Sondaggione e
classificona delle cento migliori (mah?) canzoni
degli ultimi cinquant'anni (in realtà, son
cinquecento ma non mi par il caso), pubblicata su
Rolling Stones nel 2004.
RS, edizione americana, una volta aveva un
significato in termini di controcultura, ora
evidentemente non più, specie nella marchettara
edizione italiana.
Ma, più per curiosità che altro, vado a riportare la
classificona partendo dalle posizioni di fondo:
91
-
"Suspicious
Minds" – Elvis Presley (1969)
92 -
"Blitzkrieg Bop" – The Ramones (1976)
93 -
"I Still Haven't Found What I'm Looking For" – U2
(1987)
94 -
"Good Golly, Miss Molly" – Little Richard (1958)
95 -
"Blue Suede Shoes" – Carl Perkins (1956)
96 -
"Great Balls of Fire" – Jerry Lee Lewis (1957)
97 -
"Roll Over Beethoven" – Chuck Berry (1956)
98 -
"Love and Happiness" – Al Green (1972)
99 -
"Fortunate Son" – Creedence Clearwater Revival
(1969)
100 -
"You Can't Always Get What You Want" – The Rolling
Stones (1969)
Classiconi
facili, indiscutibili e un po' ruffiani (sempre di
americani si tratta, che di musica ne capiscon poco,
si sa), sui quali è difficile discutere. Più in alto
sarà più interessante, anche se, forse,
"You
Can't Always Get ..."
qualcosina in più
meritava. |
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18-05-2006:
La mano Morta.
La cosiddetta
Mano della Gloria o
Mano di Gloria è un
oggetto magico costituito dalla mano di un impiccato
disseccata e conservata in salamoia.
Secondo vecchie credenze europee, costruendo una
candela con il grasso di un malfattore finito sulla
forca o con il dito di un bambino nato morto,
accendendo la candela e infilandola nella Mano della
Gloria come un candeliere, la Mano avrebbe
paralizzato tutti coloro a cui fosse mostrata. Per
questo motivo veniva talvolta usata dai ladri che
intendevano derubare una casa.
Nel XVII secolo alcune donne incinte venivano uccise
da ladri per fabbricare queste candele.
Narra una leggenda che
John Dee (1527-1608) abbia realizzato la più
potente mai esistita: la
Sigillum Emeth; sarebbe andata perduta dopo la
morte del matematico inglese. |
Enrico VII e
Giovanni Caboto.
Il re
d'Inghilterra Enrico VII,
con lettere patenti del 3 febbraio 1498, autorizzò
Giovanni Caboto ad una
spedizione di 6 navi e almeno 200 uomini di
equipaggio, allo scopo di colonizzare le terre
scoperte del Nord America
e proseguire la ricerca di altre terre, nella
speranza di poter raggiungere il favoloso
Cipangu (l'odierno
Giappone).
Le navi salparono nell'estate del 1498: con il
figlio Sebastiano,
Caboto toccò il
Labrador e costeggiò la
Groenlandia meridionale, ma da quel momento in poi
non si ebbero più notizie di lui.
Si svilupparono diverse ipotesi circa la sua
scomparsa:
- probabilmente la sua flotta era naufragata nell'Atlantico;
- dopo aver raggiunto le coste del
Labrador, i ghiacci
galleggianti forse costrinsero le navi al comando di
Giovanni Caboto a
piegare verso sud, addirittura fino a
Capo Hatteras. Da qui
poi avrebbero fatto ritorno in
Inghilterra nell'autunno dello stesso anno e
Giovanni Caboto sarebbe
morto durante il viaggio o più probabilmente poco
dopo il ritorno;
- altrettanto probabilmente, seguendo un varco a
Nord verso il Giappone,
Caboto avrebbe
raggiunto la Groenlandia,
dove l'equipaggio si sarebbe ammutinato per il
freddo insopportabile costringendolo a piegare verso
Sud, con esiti incerti;
- secondo alcuni storici,
Caboto avrebbe raggiunto le coste del
Nord America e avrebbe
iniziato a procedere in direzione sud-ovest come
previsto dal suo programma. Ciò sarebbe avvallato
dal fatto che tre anni dopo, nel 1501, l'esploratore
Gaspar Corte-Reál
ricevette dagli indigeni del
Nord America, con cui era entrato in
contatto, alcuni oggetti probabilmente appartenuti
agli uomini della spedizione di
Caboto;
- nel XIX secolo lo storico spagnolo
Martìn Fernandez de Navarette
avanzò una suggestiva, definitiva ipotesi: la
spedizione spagnola nei
Caraibi del 1499, guidata da
Alonso de Ojeda,
Juan de la Cosa e
Amerigo Vespucci,
avrebbe incontrato gli uomini di
Caboto al largo della
penisola di Guajira,
nel nord della Colombia,
e li avrebbe uccisi per derubarli. |
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17-05-2006:
Il 27 aprile 1976, David Bowie, dopo un breve
viaggio in Unione Sovietica, è su un treno che
attraversa la frontiera tra l'URSS e la Polonia
e sta tornando a casa. Lui non lo sa, ma alcune sue
frequentazioni moscovite con ambienti legati
all'estrema destra nostalgica non sono sfuggite
all'attenzione degli agenti in borghese incaricati
di vegliare in modo discreto sulla sicurezza di un
personaggio così popolare.
Quando il treno arriva al posto di frontiera con la
Polonia, David dichiara di non aver nulla da
dichiarare, ma una attenta perquisizione ai suoi
bagagli rivela che tra gli indumenti e gli oggetti
personali c'è un'intera collezione di libri nazisti.
Dopo essere stato fatto scendere dal treno viene
accompagnato negli uffici della polizia dove gli
viene notificato l'immediato sequestro delle
pubblicazioni.
Il cantante tenta di opporsi sostenendo che i libri
gli servono come documentazione per un film su
Goebbels. Quando gli viene fatto notare che alcuni
dei libri rinvenuti nel suo bagaglio sono illegali e
fuorilegge non solo in Unione Sovietica, ma anche
nel suo paese e in quasi tutta l'Europa occidentale,
Bowie perde il controllo e inizia a inveire contro
la polizia. Una piccola folla di curiosi, tra cui
alcuni giornalisti, ascolta le sue frasi irate: «Comunisti
di merda! Io sono un cittadino britannico, non un
russo. Voi non mi potete sequestrare niente! Voglio
l'intervento della mia ambasciata!» Messo al
corrente dell'accaduto il consolato britannico fa
sapere che il sequestro di pubblicazioni naziste non
rientra nelle sue competenze… Il cantante risale sul
treno urlando che «La Gran Bretagna sarebbe
trattata meglio se avesse un leader fascista».
La storia non finisce lì perché quando il 2 maggio
David Bowie arriva in Victoria Station a Londra
saluta i fans che l'attendono con il braccio teso
nel saluto nazista accompagnato da un secco «Heil
Hitler!». L'inquietante innamoramento durerà a
lungo, così come l'astio nei confronti del suo
paese, tanto da indurlo, per questo e altri motivi (Kraftwerk,
Can, Neu! e il fermento del periodo), a trasferirsi
per qualche anno in Germania.
Senza entrare nel merito se sia lecito o meno fare i
pirla con l'iconografia nazista (no, chiaro, che
no), qual'è il significato di questa storiella?
L'importanza è chiaramente pari a zero (anche se a
me un tantinello passa la voglia di starlo a
sentire), esattamente come vedere Morrissey che
faceva l'ultra-nazionalista provocatore o i Kiss che
utilizzavano la doppia esse nazista.
Probabilmente l'atteggiamento giusto è impipparsene
beatamente e continuare a canticchiare "for
here am I sitting in a tin can, far above the world
/ planet Earth is blue and there's nothing I can do",
oppure sostenere beotamente che, in fondo, "so' (eran)
ragazzi", può darsi, oppure, ancora, aprire il
quadernetto nero degli orrori e fare un pallino
rosso accanto al suo nome.
E regolarsi di conseguenza.
http://www.rocklab.it/speciali.php?id=24
http://www.debaser.it/recensionidb/ID_6126/David_Bowie_Station_To_Station.htm
http://www.dispenseronline.it/libri/379.html |
La
(vecchia) dimostrazione
dell'inesistenza di Babbo Natale.
Esiste il panzone dispensatore di doni? Esiste
un tizio che una volta all'anno balza su una slitta
e, invece di slittare per le bianchi nevi come tutti
noi, vola e si infila nei camini altrui discernendo
il bene dal male? Se la intende davvero con la
Befana? Chi è lui per decidere se io sono stato
buono o meno? La Cassazione può annullare una sua
sentenza di cattiveria nei mie confronti?
Soprattutto, Babbo di chi?
La risposta alle prime due domande e, di conseguenza
a tutte le altre, nella
dimostrazione dell'inesistenza di Babbo Natale:
punto 1: le renne.
poiché
esistono ancora circa 300.000 specie di
organismi viventi ancora da classificare, e benché
essi siano in prevalenza insetti e germi, non si può
escludere del tutto che esista tra esse la specie
delle renne volanti.
punto 2: carico di lavoro.
Ci sono due miliardi di bambini (considerando tali
quelli sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che
Babbo Natale non sembra trattare con bambini
musulmani, indù, buddisti ed ebrei, il carico di
lavoro effettivo si riduce al 15% del totale, cioè
circa 300 milioni. Con una media di 3,5
bambini per famiglia (e, quindi, per casa), si ha un
totale di 85,7 milioni di locazioni,
presumendo che ci sia almeno un bambino buono per
famiglia.
Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai
fusi orari e alla rotazione della terra, assumendo
che sia abbastanza scaltro da viaggiare da Est verso
Ovest.
Questo porta ad un calcolo di 822,6 visite
per secondo.
Il che significa che, per ogni famiglia cristiana
con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa
1,3 millesimi di secondo per:
1. trovare parcheggio (questo è semplice: può
parcheggiare sul tetto della casa);
2. saltare giù dalla slitta;
3. scendere dal camino;
4. sistemare i doni sotto l'albero di Natale;
5. mangiare ciò che i bambini mettono a sua
disposizione (o almeno portarselo via);
6. risalire dal camino;
7. saltare sulla slitta;
8. decollare per la successiva destinazione;
9. raggiungere la successiva destinazione.
punto 3: velocità relativa.
Assumendo che le abitazioni siano distribuite
uniformemente su una superficie quadrata pari al
5% delle terre emerse (questo per tener conto
della distribuzione non uniforme dei bambini buoni),
si calcola una distanza media di circa 300 metri
tra una destinazione e l'altra e un percorso totale
di quasi 30 milioni di Km.
Questo implica necessariamente che la slitta di
Babbo Natale viaggi a circa 270 Km/sec, a
quasi 800 volte la velocità del suono. Babbo
Missile, altro che Natale.
Per comparazione,
la sonda spaziale Ulisse (l'oggetto più veloce
creato finora dall'uomo) viaggia ad appena 43,84
Km/sec e una renna media - non volante - a circa
0,0083 Km/sec (30 km/h).
punto 4: massa dei regali.
Il carico della slitta aggiunge un altro
interessante elemento: assumendo che ogni bambino
riceva una scatola media di Lego (del peso di circa
1 Kg), la slitta porta circa 85.700
tonnellate, escludendo Babbo Natale
(notoriamente sovrappeso, ma la cui massa può essere
trascurata in questo calcolo).
Sulla terra, una renna può esercitare una forza di
trazione di circa 150 Kg. Anche assumendo che
una "renna volante" possa trainare 10 volte tanto,
servono circa 57.000 renne per spostare
85.700 tonnellate.
Questo porta il peso complessivo, contando anche la
slitta, sopra le 97.000 tonnellate.
Il
transatlantico Queen Elizabeth II ha una stazza
di 71.500 tonnellate.
Una
slitta di quasi 100.000 tonnellate che viaggia alla
velocità di 270 Km/s genera un'enorme resistenza
(oltre che un'immensa onda d'urto in grado di
risucchiare verso sé alberi, edifici e bambini
cattivi). Questa resistenza dovrebbe riscaldare le
renne allo stesso modo di un'astronave che rientra
nell'atmosfera. Il paio di renne di testa
assorbirebbe 2,7 quintilioni di Joule per secondo.
In breve, la coppia di testa si vaporizzerebbe quasi
istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne
alla stessa pressione e creando assordanti onde
d'urto (bang) soniche.
L'intero team verrebbe vaporizzato entro 3,5
centesimi di secondo: essendo però quello un
tempo superiore a quello medio di volo e
immaginando, comunque, che renne e Babbo Natale
possiedano tute anti-G, possiamo supporre che
la completa distruzione dovrebbe avvenire dopo un
certo numero di visite.
punto 5: conclusione
Babbo Natale forse c'era, ma ora è
sicuramente morto vaporizzato. |
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Per tombaroli, pizzicamorti, undertakers,
devoti di Ossian, gioitori dell'urna, come me e
i miei amici visitatori di cimiteri.
Al cimitero, si sa, è bello andare e questa è una
prima lista degli imperdibili in Italia:
- Bologna,
Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna;
- Genova,
Cimitero monumentale di Staglieno,
- Firenze,
San Lorenzo,
Santa Croce,
Porte Sante, Cimitero inglese;
- Milano,
Cimitero monumentale;
- Napoli,
Cimitero di Poggioreale;
- Palermo, Cripta dei Cappuccini;
- Pisa,
Camposanto;
- Ravenna,
Mausoleo di Teodorico;
- Roma,
Catacombe,
Pantheon, Cimitero del Verano, Cripta dei
Cappuccini,
Cimitero acattolico;
- Venezia, San Michele, Basilica di Santa Maria
Gloriosa dei Frari. |
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12-05-2006:
Sempre
relativo ai giochetti che si fanno in rete
e sempre
relativo a
Guida galattica per autostoppisti, di cui
consiglio il film più che il libro: nel film e nel
libro di Douglas Adams, un gruppo di scienziati, i
cui componenti sono in realtà la proiezione
tridimensionale di una razza di esseri
super-intelligenti pandimensionali, costruisce
Pensiero Profondo (Deep Thought, non
Throat!), il secondo più grande computer di tutti i
tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta
alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo
e Tutto quanto: il significato.
Dopo sette milioni e mezzo di
anni il computer fornisce la risposta: "42".
Perché "42"? Ecco la
risposta, banale, di Adams lasciata in un forum:
"The answer to this is very simple. It was a joke.
It had to be a number, an ordinary, smallish number,
and I chose that one (...). I sat at my desk, stared
into the garden and thought '42 will do' I typed it
out. End of story".
Comunque, la cosa buffa (?) che volevo segnalare è
questa: andate su google.com e fate una ricerca con
i termini della Domanda Fondamentale: "the
answer to life, the universe and everything".
Giochetto troppo nerd? Forse. |
|
11-05-2006:
Questa
mattina, ore otto e dieci, me ne ivo verso il
trabacco
con ancora un
container di alieni morti nel cervello, le mosche
che mi giravano sulla testa e la musica nelle
orecchie per svegliarmi (Faith
no more a un volume proibito dall'Associazione
Italiana Otorinolaringoiatri), quando mi avvicina un
profeta metropolitano simile a Jeltz della
Guida galattica per autostoppisti (allego
foto
per migliore comprensione) e mi dice, in mezzo ai
Faith no more, che vuole rivelarmi
"le prove dell'esistenza di
Dio".
Niente di meno. Mi chiedo con apprensione se sia una
rivelazione e un momento topico della mia esistenza
o se io sia sul punto di acquistare quindici volumi
dell'Enciclopedia teologica
per clown pasticcioni.
La seconda che ho detto: niente a che vedere con
Hume o Anselmo d'Aosta, solo petizioni di principio
e vaniloquio mattutino.
Resta il fatto,
interessante, che non si sa mai cosa possa succedere
all'incrocio di una strada, forse una rivelazione
forse essere travolti dal diciassette barrato.
Da domani, dedicherò cinque minuti di attesa ai
margini di un incrocio per conoscere: le ragioni del
suicidio di massa dei
lemmings, la soluzione del mistero del
teschio di Lubantuum, la taglia effettiva dei
miei pantaloni, il significato dell'esistenza. In
quest'ordine. |
Un mistero
risolto. In attesa di scoprire quanto detto sopra,
qualcuno mi ha suggerito la vera spiegazione,
finalmente, dell'identità del chierico
craxiano-forzitaliota:
Non una gran
scoperta, mi rendo conto, ma - talvolta - è bene
accontentarsi. |
Secondo mistero risolto della giornata:
ho scoperto, era ora, come vengono scritti gli
articoli di
Libero, giornale esempio luminoso di pacata e
ragionata riflessione.
Eccovi il generatore di articoli di Libero:
qui. |
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10-05-2006:
Oggi
tutta la mia ammirazione va a:
Alexandre Jacob, noto anche come Marius Jacob,
(Marsiglia, 1879 - 28 agosto 1954), anarchico
francese.
Nato a Marsiglia, a 11 anni s'imbarcò come
mozzo su varie navi, compreso una baleniera che, al
largo dell'Australia, si rivelò per una nave pirata.
A sedici anni tornò a casa e si dedicò alla causa
anarchica e al furto sistematico ai ricchi.
Nessuna
pietà per i forzieri dei tre "parassiti" della
società: il prete, il giudice, il soldato, né per i
responsabili più in vista dell'ingiustizia sociale:
i grandi latifondisti, i possidenti e altri
profittatori.
Come ladro fu un artista,
inventore di nuove tecniche che ebbero poi
numerosi imitatori. Insuperabile nell'abilità nel
travestimento (spesso da prete!), lo studio
scientifico e le esercitazioni pratiche su ogni tipo
di cassaforte. La cosa più
sensazionale? L'uso di un rospo come palo
(aveva osservato che queste bestiole cessano di
gracidare quando si avvicina qualcuno).
Questa genialità divenne spettacolare quando,
rocambolescamente, riusciva ad evadere dal carcere.
In soli tre anni (1900-1903) con la sua banda (I
lavoratori della notte) realizzò
oltre 150 recuperi ai danni di finanzieri, prelati,
magistrati,
Arrestato con tutta la banda nel 1903, trasformò la
propria difesa in un comizio: "una
parte del mondo vive nel freddo, nella fame, nel
dolore. Io ho voluto vendicarla".
Condannato all'ergastolo, dopo vari tentativi
d'evasione, fu spedito al penitenziario di Caienna
in Nuova Guinea. Ricevette la grazia nel 1928, si
rifece una vita e a 75 anni si uccise.
IL DIRITTO
DI VIVERE NON SI MENDICA, LO SI PRENDE. |
|
09-05-2006:
Sto leggendo Italiani, brava gente?
di Angelo Del Boca, storia delle italiche
imprese, coloniali e repubblicane, dalla Libia
all'Eritrea, dalla Cina dei Boxer al peacekeeping
in Bosnia, cioè di tutte quelle spedizioni in cui
abbiamo mobilitato le nostre truppe per scopi
decisamente poco nobili.
Il libro è davvero molto documentato e ben scritto
(Del Boca è il massimo storico del colonialismo
italiano) e ha come scopo di sfatare il luogo comune
degli
"Italiani brava gente", vale a dire quel modo ancor
oggi attuale di pensare ai militari italiani:
soldati sì, ma in fondo umani e bonari, privi della
ferocia caratteristica di altri popoli, invasori ma
buoni. Tutte balle, chiaro, per coprire le
nefandezze peggiori. L'Iraq è fatto di oggi.
Illuminante, poi, leggere la retorica monarchica e
imperiale nei discorsi che annunciavano l'invasione
di una futura colonia, nulla di nuovo sotto il sole,
oggi, e alcune dichiarazioni tipo questa di
Francesco Crispi del 1885: "Qual’è il nostro
scopo? Affermare il nome dell’Italia e dimostrare
anche ai barbari che siamo forti e potenti! I
barbari non sentono se non la forza del cannone,
ebbene questo cannone tuonerà al momento opportuno".
Complimenti. Un'ultima informazione non peregrina:
strano a dirsi, ma Del Boca
non è uno storico marxista, tutt'altro. Il
che la dice lunga, a parer mio.
Angelo Del Boca, Italiani, brava gente?,
2005, Neri Pozza, Collana I colibrì, pp 318, €
16,00. |
E' l'ora dell'aneddoto:
la guerra lampo (o come dovrebbero essere le
guerre).
E' il 27 agosto del 1896, isola di Zanzibar.
Mancano pochi minuti alle nove del mattino, ora in
cui scadrà l'ultimatum inglese al golpista Khalid
bin Bargash, che ha preso il potere a Zanzibar
appena due giorni prima, a sfavore del candidato
imposto dagli inglesi.
Bargash ha
intenzione di rifiutare l'imposizione e ha raccolto
un esercito composto da circa 2.800 uomini, un
vecchio panfilo armato del sultano suo predecessore,
l'H.H.S. Glasgow, e un vecchio cannone di bronzo che
non spara dal 1658.
Mentre le truppe di Bargash si preparano per
fortificare e difendere il palazzo reale, la Royal
Navy inglese raduna cinque navi da guerra e comincia
a inviare reparti da sbarco dei Royal Marines.
Alle nove, puntualità inglese, le navi della Royal
Navy aprono il fuoco contro il palazzo.
Il cannoneggiamento dura 45
minuti (36 secondo alcune fonti), durante i
quali il Glasgow viene affondato e il
palazzo del sultano devastato. Nessun morto. Il
sultano si arrende, dopo aver chiesto e ottenuto
asilo politico presso il consolato tedesco.
E' record, tuttora imbattuto: la
guerra anglo-zanzibariana è la più breve di sempre. |
Voglio
essere come lui: il più grande ciclista della
storia.
Heinz Stucke.
Partito nel 1962
dalla Germania in bicicletta, non è mai più tornato
in Germania e ancora gira il mondo in bicicletta.
Qualche numero: più di 500.000
chilometri percorsi, 64
anni, 192 paesi
visitati, 44 anni in
viaggio, da 80 a
120 chilometri al
giorno, sempre la stessa bicicletta (25
kg di peso e cambio a tre
marce, me cojoni!), da 40
a 50 kg di bagaglio
sulla bici, più di 15
passaporti riempiti di timbri.
Il suo racconto e un
sacco di foto bellissime
qui.
Bicycle races are coming your way / So
forget all your duties oh yeah! / Fat
bottomed girls they'll be riding today / So
look out for those beauties oh yeah! |
|
08-05-2006:
Alcuni requisiti che io pretendo da una
religione prima di convertirmi:
1) bassissimi standard morali;
2) un numero
congruo di feste religiose (almeno venti all'anno)
dedicate alla solitudine e alla riflessione tra
amici maschi in gita;
3) la promessa di
una fabbrica di spogliarelliste e di un vulcano di
birra in paradiso;
4) la presenza di un Testo Sacro dal titolo "L'Onesto
Libro della Verità", trovato in un cassonetto di
Vimercate;
5) una festa di
iniziazione che preveda la seguente formula di rito:
"Se vuoi entrare nella
religione XY / dichiarati quello che vuoi / fai
quello che ti pare / e vieni a dircelo / oppure / se
preferisci / non farlo";
6) che la religione stessa proibisca al fedele di
credere in quello che legge;
7) che il dogma
assoluto della religione in questione sia di
preservare il fedele da quello che è teologicamente
definito come "il pericolo
della delusione" e che i suoi ministri siano
disposti a dare la vita pur di preservare me da
siffatto pericolo;
8) che il terzo
comandamento, nonché l'unico, prescriva il consumo
di mostruose quantità di droga naturale per
facilitare la comprensione;
9) la proibizione assoluta per il fedele di
partecipare a sfilate di moda. |
Mi sa che ho
fatto casino con il calendario. Due casi esemplari
di riformismo spinto.
Trattandosi il tempo, in sostanza, di
convenzione, pare che ognuno sia più o meno libero
di fare ciò che preferisce, compresi gli Stati, gli
individui singoli, i Re in vena di riforme avanzate
cui dare il proprio nome, i rivoluzionari
omnicomprensivi, gli insonni e i ladri di calendari.
Primo caso di riformismo
spinto del calendario: la Svezia.
Nel 1699 il Regno di Svezia, nella persona del suo
Re
Carlo XII, all'epoca diciassettenne un poco
avventato, decise di passare dal
calendario giuliano a quello
gregoriano (vetero-globalizzazione). Tutto bene,
non fosse che il calendario gregoriano era in
anticipo di dieci giorni su quello giuliano. Come
eliminare i dieci giorni in surplus? Ecco l'ideona
svedese: eliminare tutti gli anni bisestili dal 1700
al 1740, recuperando così un giorno (il 29 febbraio)
ogni quattro anni e ottenendo il risultato dopo
quarant'anni di pacata attesa. Ognun fa come gli
pare, svedesi compresi. Fatto? Deciso? Si parte.
Nel 1700 venne eliminato il 29 febbraio, ma poi
scoppiò la guerra con la Russia e nel 1704 e 1708
non furono tolti giorni, rimanendo anni bisestili.
Il che spostava il tutto almeno al 1748.
Occhei, va bene, abbiamo scherzato. Re Carlo,
tornato dalla guerra e accolto dalla sua terra,
decise di abbandonare la cosa, tornando al vecchio
calendario. Facile? No, c'era un giorno da
recuperare, il 29 febbraio 1700, emendato.
Si decise, poco saggiamente, di aggiungere un giorno
al mese di febbraio del 1712, bisestile.
Sono quasi commosso al solo pensiero del
30 febbraio 1712!
Notevole. Efficienza nordica.
Piccolo inciso finale: nel 1753 ci riprovarono ma,
memori del passato, saltarono direttamente tutti i
giorni dal 18 al 28 febbraio, adottando così,
finalmente, l'agognato calendario gregoriano.
Secondo
caso di riformismo spinto del calendario: l'Unione
Sovietica.
Di tutt'altra pasta rispetto agli
svedesi, i rivoluzionari russi - i miei preferiti -
quando decidevano una cosa, poi la facevano.
Compagno, lei frena la giusta rivoluzione con le sue
domande borghesi sul "senso della cosa"! Detto?
Fatto. Nel 1930 in Unione Sovietica venne adottato
il Calendario Rivoluzionario
sovietico: 12 mesi da trenta giorni ciascuno
e 5 (o 6) giorni di festività considerati festività
senza mese. Tutti belli uguali, come il soviet
comanda.
E così fu nel 1930 e nel 1931: "Trenta giorni ha
gennaio, con febbraio, marzo e aprile etc...".
Poi, per decisione di cui si ignorano le ragioni,
nel 1932 tutto tornò come prima e com'è ora.
Uno, poi, ha anche la pretesa borghese di
festeggiare il compleanno in un giorno preciso... |
Proposta di devoluzione del vostro (nostro) cinque
per mille:
non voglio fare l'ennesimo questuante che
propone meritevoli destinazioni per i vostri
contributi fiscali, lancio solo un'idea per chi non
avesse ancora fatto una pensata al riguardo.
L'idea è questa: il cinque per mille a
Liberliber. Filiazione italiana del
Progetto Gutenberg, raccoglie l'intuizione di
creare una biblioteca di testi
elettronici consultabili e scaricabili
gratuitamente, a disposizione di chiunque
(non richiedono nemmeno registrazione!). Fatto non
trascurabile, sono molto attenti alla redazione del
testo, filologicamente molto attendibile. Il fatto
di avere testi affidabili gratis, chiaramente, mi
manda in sollucchero e, poiché grazie al loro lavoro
volontario - ai tempi - io ho fatto una bella fetta
della mia tesi, il minimo che posso fare è
contribuire allo sforzo titanico. |
|
05-05-2006:
Sei anni. Gli hanno dato sei anni.
Definitivo.
Buttate la chiave.
L'accostamento è agghiacciante, questo è chiaro,
ma per un'occasione così, una grande occasione,
nonostante sia sprecato per il carcerando
miserabile, oggi ci vuole Brecht.
Nessuno è meglio del grande Brecht, per queste cose:
La maschera del cattivo
Sulla mia parete è appesa una
xilografia giapponese
La maschera di un demone cattivo, dipinta con lacca
d'oro.
Pieno di compassione vedo
Le gonfiate vene frontali, segno di
Quanto è faticoso essere cattivo.
Poi, vista l'occasione, un'altra bella citazione
appropriata:
Festa
Festa! Ma che bella, ma che
bella, questa festa
Ma che bella, ma che bella, questa festa
Questa festa, questa festa, senza te.
Olè. Ora posso stappare una delle bottiglie
buone che ho via da tempo. E in culo a lui. |
Lei vi vuole
bene, "sia che siate con me sia che siate
contro di me". Neanche Madre Teresa era così
universalistica, ma lei mica vendeva il rudo in
tivvù... Lei racconta la sua verità su:
www.stefanianobile.it. Naturalmente è una verità
fatta di ingiustizie, persone brutte e sporche, un
mondo arraffone che non sa godere dei veri valori.
Ipocrita demente. |
Va
bene, oggi basta con i miserabili.
Muhammad Alì. Il più grande, il più grande di
tutti, e non solo come pugile. Rinuncereste, voi,
alle cinture di campione del mondo, agli incontri,
ai titoli, alla libertà personale (perché si è fatto
pure il carcere, a differenza di qualche
avvocatucolo o presidentello presi a caso), ai
soldi, alla possibilità di combattere per due anni e
mezzo, al passaporto, alle libertà civili, a cinque
milioni di dollari del 1967, per dire
"Io non ho nulla contro i
Vietcong"? Mah, io non ne sarei così sicuro,
per quanto riguarda me. Ecco la copertina più bella,
tra le tantissime, che gli sia stata dedicata in
quel periodo. |
|
04-05-2006:
Che bello il teatro: la tragedia perfetta. Un
breve saggio esemplificativo di come dovrebbe
essere la mia tragedia perfetta (attenzione, alto
contenuto lirico!), non in senso strettamente
aristotelico, direi:
Spettro:
Ragazzi, come si sta bene tra noi, tra uomini, ma
perché non siamo nati tutti finocchi?
Amleto: Io sono
tuo padre!
Orazio e Marcello:
Addove ite?
Amleto: Mah, così,
sanza meta...
Orazio e Marcello:
Venimo?
Amleto: No, itene
anco voi sanza meta, ma de un'altra parte! (se ne
vanno)
Spettro: Io sono il
Tristo Mietitore!
Amleto: Tvovi
dunque visibile se dico "Maavco Pisellonio"?
Spettro: Il Tristo
Mietitore! Io sono la Morte!
Rinaldo: Chi è,
caro?
Polonio: Pare che
sia il signor La Morte, venuto per la mietitura.
Spettro: Back in
black, I hit the sack, I've been too long, I'm glad
to be back (...) 'Cause I'm back! Yes, I'm back!
Well, I'm back! Yes, I'm back! Well, I'm baaack,
baaack... Well, I'm back in black, Yes, I'm back in
black!
(...)
Amleto: Perché è
comparso l'uomo sulla Terra?
Quelo: Perché se
l'uomo compare sull'acqua affogava… sennò che poteva
anche nuotare però se appena compariva che ancora
nessuno gli aveva insegnato di nuotare veramente
bbene… se era comparso prima sulla terra un
istruttore di nuoto poi compariva l'uomo sull'acqua
allora quello gli insegnava a nuotare e allora
potevi riandare nell'acqua che ti sentivi veramente
bbene...
(...)
Ofelia: Io sono
Frau Blucher! (iiiiiihhhhhh...)
Re:
Femmina piccante,
prendila per amante. Femmina cuciniera, prendila per
mugliera!
Amleto: Ehi, tu,
porco! Levale le mani di dosso!
Re: E io l'amo.
Dio sa che l'amo, Donna del Kentucky.
Amleto: Non
l'avrai! No, non l'avrai! Morrai prima di noi! Tu
maledetto! Morrai prima di noi, tu spietato,
crudele!
Ofelia: Vedo
nero, vedo blu, ora che non ci sei più e muoio, mi
ricordo ridere sul muretto insieme a te...
Spettro:
Il dado è tratto.
(Ofelia muore)
Amleto: Ritornerai, lo so ritornerai e
quando tu sarai con me, ritroverai tutte le cose che
tu non volevi vedere intorno a te.
Rosencrantz:
Jukkelli jukkelle c'era un morto sotto me, jukkelle
jukkellu ho scavato non c'è più, jukkelli jukkelle
ho una tibia contro il piè, jukkelli jukkella su
buttiamo un po' in là.
Guildernstern:
Questa è l'allegra giornata di un becchino contento
che all'ombra di un monumento consuma il pasto
frugal. Sceglie le ossa più belle le disinfetta col
gesso poi si cucina un bel lesso non chiede altro al
comun.
(...)
Amleto: Che cos'è
il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e
velocità di esecuzione.
Rosencrantz: Che
cazzo è questa visione globale?
Guildernstern: Uot
du iu min uit "Flesc Gordon approccing"?
Spettro: Digos
boia, la disoccupazione ti ha dato un bel mestiere!
Sbirro:
La lampada che
arde con il doppio di splendore brucia in metà
tempo… E tu hai sempre bruciato la tua candela da
due parti.
(gli sbirri
uccidono tutti, tranne lo Spettro. Fine)
Per i feticisti delle citazioni (in ordine, ma non
era questo il senso della cosa): Amici miei,
Chiquito e Paquito (Pippo Chennedy Show),
Brancaleone, Brancaleone, Brancaleone, Brancaleone,
Il senso della vita dei Monty Phyton, Brian di
Nazareth dei Monty Phyton, Il senso della vita dei
Monty Phyton, Il senso della vita dei Monty Phyton,
Il senso della vita dei Monty Phyton, Back in Black
degli AC/DC (...) Quelo di Corrado Guzzanti, Quelo
di Corrado Guzzanti (...) Frankenstein junior, I
soliti ignoti, Ritorno al futuro, Kentucky woman dei
Deep Purple, Turandot, E muoio di Ambra Angiolini,
Giulio Cesare, Bruno Lauzi, i Gufi, i Gufi (...)
Amici miei, Dottor Creator, Flash Gordon, slogan
settantasettino, Blade Runner. |
|
Scrivetegli,
vi prego (già mi manca):
una frase, un rigo appena, giusto per ringraziarlo
della fatica profusa (http://www.grazieberlusconi.eu/).
Peraltro, cosa che la dice molto lunga, il servo
forzitaliota promotore dell'orrendo sito pubblica
gli indirizzi IP di chi discorda dall'andazzo
elogiativo del sito. Io ho già fatto denuncia al
Garante per la privacy. V for Vaffanchiulet. |
What's
the first thing you remember?
Guildenstern: What's the first thing you
remember?
Rosencrantz: [thinks]
No, it's no good. It was a long time ago.
Guildenstern: No, you
don't take my meaning. What's the first thing you
remember after all the things you've forgotten?
Rosencrantz: Oh, I see...
I've forgotten the question. |
|
02-05-2006:
Il video "Amo
a Laura pero esperare hasta el matrimonio",
mia terrificante segnalazione del 27/04, era un
falso. O, meglio, una promozione di MTV
spacciata come promo di una falsa associazione a
favore della verginità. Dico questo non perché sia
importante il fatto in sè, quanto perché il sommo
Mister G. l'aveva detto che trattavasi di fake e
io l'avevo deriso e coperto di bucce di banana e
immondizia varia.
E, invece, l'ingenuo sono io. Banane e liquami su di
me, onori e trionfi a Mister G. |
E' l'ora del
bricolage: se avete in garage 110 kg di plutonio per
ordigni, residuo di
una svendita al Brico o regalo del vostro cognato
iraniano, e almeno cinquemila euro, è l'ora di
costruire una bomba termonucleare. Ecco
come.
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