Non sarà il suo
disco più bello, forse, ma questo è davvero un disco NUOVO della
VERA Sinéad, e sembra il meglio per lo meno negli ultimi dieci,
quindici anni dopo il suo momento più alto. Dopo le stramberie
folkirish (a me comunque sean nos nua piace) e reggae, i minacciati
ritiri, esce con questo doppio (uscita ufficiale in Italia il 15/06,
ma noi siamo dei B.rivilegiati e celabiamo prima). Disco doppio, le
stesse 11 canzoni in due session (Dublin e London)
Da Dublin (le prime 11) siamo a livelli esagerati di pulizia e
radici di scrittura connoriane, prevalenza di chitarra e magia della
voce (2 3 e 4), arrangiamenti pulitissimi e preziosi. Ssemplicemente
una perla la prima, Something Beautiful e bestiale, viscerale If you
had a vineyard. Il tema religioso/paceamoreuniversale non mi
importano molto, ma quanto mi piace la musica, mi fa impazzire, non
solo per la voce ma soprattutto per gli arrangiamenti, paurosamente
belli (prendete, ascoltate e godetene tutti!).
Fra le tre cover troviamo anche “Rivers of Babylon” (apprendo ora
che è un "tradizionale spiritual reggae", io credevo fosse una
cagata di BoneyM), che diventa una ballad piena e struggente,
lentamente spiritual, da titoli di coda quando non vuoi alzarti
dalla poltrona "no lasciatemi qui che prima o poi smetto di piangere
ma non ne ho nessuna voglia".
Dalla 12 alla 22 sono in London Session (ah, “I Don't Know How To
Love him” viene da “Jesus Christ Superstar”), con arrangiamenti
della band completa. Se vuoi anche più belle e piene, il confronto è
presto fatto sulla prima (Something Beautiful): ogni tanto la voce
si doppia, esce una base ritmica, un violino, dei rumori di fondo,
un overdrive pennellato. Nelle seguenti anche un pianoforte,
un'arpa, una chitarrina, un po' di elettronica (non proprio a
sproposito ma forse è la cosa meno azzeccata), ma mai fuori luogo o
della serie caghiamo fuori dal vaso. Deliziose anche due anteprime
video (http://www.sineadoconnor.com/media.htm)
Bentornata Sinéad, cazzo, bentornata a casa! Finora, uno dei cinque
dischi meglio dell'anno.
(Gnappolo,
06/07) |