Fink - Biscuit for breakfast

Pare evidente fin dal titolo che si tratta di un'operazione volutamente di basso profilo, altrimenti questo disco si intitolerebbe una cosa tipo "Panoptical Renaissance of the Vulgar Era while the Big Salamander's coming" o roba del genere. Una chitarra minima che dà l'armonia, qualche base ritmica essenziale, una tastierina in sottofondo, ecco come reinventarsi un po' di blues antico, un po' di rock rallentato fino all'indecenza, qualche concessione al pop, linee melodiche talmente tenui che vien quasi timore ad alzare il volume. Ma il disco è buono, davvero, proprio buono, nel senso che è pieno di idee concrete, riprese e riarrangiate da nobili tradizioni. Certo, per l'ascolto è necessario avere una domenica mattina silenziosa da soli in cucina, bevendo caffè in tazzona e fissando una qualunque cosa su una parete, immobile. Talvolta pare che si incanti, ma poi riprende, niente paura. Interessante.
(Trivigante, 07/07)

la musica di trivigante.it
ogni contenuto è utilizzabile solo previa comunicazione - 2005.