Isobel Campbell e Mark Lanegan - Ballad of broken seas

Non si sono rotte le acque, si sono rotti i mari, addirittura. Dunque, qualche considerazione su questo disco, in piena libertà:
- non è sempre vero che le donne tirano fuori la parte migliore degli uomini. A volte, come dire?, ehm... occhei, li rinciuliscono del tutto, li rendono dei lecca-lecca di zucchero filato ricoperto di marmellata dimmerda;
- ne consegue, dall'affermazione precedente, che questa Isobel Campbell dev'essere una gnugna di prim'ordine, di spettacolare e travolgente bellezza, altrimenti l'arcano di questo disco non si spiega. Dai, non può essere un fatto ARTISTICO... impossibile;
- presumo che i restanti Screaming Trees si stiano ancora ROTFLando sul pavimento dopo aver sentito questo disco ad alto valore sentimentale ed emotivo e che tirino le freccette a Lanegan quando lo vedono;
- ne consegue, dalla precedente, che secondo me Lanegan ha dovuto cambiare bar e giro di amici;
- nel mondo, si ha notizia della sola mamma di Lanegan che abbia gioito all'uscita di questo disco, per il solo fatto che è contenta che anche il suo "carotino" ha un cuore;
- la Campbell ha la voce di una laringeotomizzata timida che parla piano per non disturbare, nemmeno i sospironi danno soddisfazione e il controcanto, uhm, fa venire voglia di stralciarsi i tendini delle ginocchia, per pensare ad altro.
In conclusione, suggerisco l'ascolto della sola "(Do you wanna) Come walk with me?" per dimostrare che ho ragione; possibilmente da ascoltare senza avere a portata di mano lame o fiamme vive.
(Trivigante, 07/07)

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