Max Gazzè - Tra l'Aratro e la Radio |
E' un vero
capolavoro. Dico davvero, non riesco a smettere e mi sono quasi
innamorato di lui. Tanto da promettermi di andare a riascoltarlo
(dischi vecchi) come merita. Il suo modo di cantare (da bassista
colla zeppola) mi è diventato piacevole grazie alla leggerezza, alla
delicatezza, alla pienezza di suono, melodie, armonia, arrangiamenti
e ritmica. I testi, ho capito, smontano un mio pregiudizio: Gazzè
NON scrive come carmenconsoli (aggettivo desueto+sostantivo
sentimentale) ed è un ottimista. La formazione elementare delle
canzoni è una base elettronica + basso + voce non è banale e il
canto rompe lo schema della ripetizione elementare dei groove
elettronici. |
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