Molto incuriosito
dai commenti letti ieri, in occasione dell'AOTD di Antony And The
Johnsons, mi sono rasato completamente i capelli, in modo da essere
più somigliante a Mr.G, e mi sono messo all'ascolto.
Passare la prima canzone è stata dura, per un immediato rigetto del
tipo di musica, di come è concepita e realizzata. Ma che è, mi dico,
una roba etnorap? Una celebrazione dei pellerossa? Ci hanno messo
pure il nitrito del cavallo.
No, no, chiudere tutto, utilizzare immediatamente il tasto SPEDIRE
SUL SOLE PER DISTRUZIONE SICURA.
Poi, però, mi sono distratto e il disco è andato avanti.
Una nota sulla cantante: secondo me ha studiato da Bjork. Noto, a
parte il timbro un po' diverso, un uso della voce tutto sommato
simile, in molti momenti. E' quella specie di tremolio che si trova
lì in fondo, quella specie di incertezza. Però Bjork mica si mette a
rappare (cosa che sopporto in genere poco).
Comunque, dicevo, il disco va avanti e, dopo la fastidiosissima
Japan, mi ascolto la traccia 5: Sunshine, un piccolo gioiellino. Me
la sono riascoltata anche con le cuffie quelle belle, per sentire
meglio. L'arrangiamento è semplicissimo, c'è praticamente solo
qualcosa tipo piano o tastiera, non ho capito bene, a parte rumori e
qualcosa di pizzicato all'inizio. Poi c'è un campanello di
bicicletta molto piacevole.
Me la immagino cantata da qualcuno che usi la voce in modo meno
nasale e acuto; secondo me diventerebbe ancora più bella.
Ottima canzone da usare alla metà di una compila dove si vuole fare
una pausa.
Qualcosa che non mi dispiace c'è anche in Animals, in Houses (bello
il rumore delle monete sul tavolo e la variazione che c'è dopo il
primo minuto), un poco anche Raphael.
Nell'ultima canzone, Miracle, credo sia ospite Antony, di Antony And
The Johnsons.
Insomma, tasto TENGO SOLO LA SECONDA META', IL RESTO AI GATTI
(Pazoozo,
03/07) |