Io sono di una
ignorazza smisurabbile, e a loro non li conoscevo proprio. Ne avevo
sentito parlare sempre, ma mai una volta che avesti l'occasione di
ascoltarli. Echebbellezza, l'occasione è arrivata!
Se posso dire una cosa da collione qual sono, è come se i Smiths
avessero figliato, che infatti i cromosomi ci sono tutti (le ics e
le ipsilon e le icsipsilon), a parte la voce del sig. Morrissey, che
però è quella che mi manca meno... (ssst!) Questo sig. Lemon canta
molto liscio (non nel senso di Romagnamia, ma nel senso del piatume)
e senza gorgheggini ma con una totale sintonia ed armonia con la
musica. La musica è molto Smithsoniana, ma con meno acuti e sterzate
di originalità, e alla fine nonostante i molti brani (15), il disco
è tutto bello e sano e alegro e filulero chepiasèr. Significativa ed
emblematica è "Style", energica galoppata la cui melodia esagitata e
powerosa viene ripresa nella sanissima e slow "Rick James Style",
che chiude il paradigma e ripristina l'equilibrio cosmico. "Its
about time" potrebbe essere uscita da quei due del teribile e
primitivo duo svedese (i kongs of convenience), ma è arrangiata e
cantata con tale grazia e rispetto del concetto di rock&roll che non
puoi sbagliare: è dei Lemonheads! E i due KOC(ks) possono continuare
a fottersi.
Voto: 8
Giudizio: da Top20!
(Gnappolo,
06/07) |