Vic Chesnutt - Ghetto Bells

E' un po' incognito, anche se facilmente disvelabile:
Grandi spazi aperti, deserto, America, il Grand Canyon, i pellerossa, quel che vuoi, il West. Però il sound è contaminato dal punk, dal folk, dalla fisarmonica (Little Ceaser!) e da una voce tra lo scherzo e una pietra scolpita.
Le chitarre sono tremolosisssiime, ed è bello tutto, una grande scoperta per me. L'ascolto poi trova collocazione (difficile o perfetta) nella giornata: La mattina mi riaddormenterei. Durante il lavoro rallenterei tutto. In auto proseguirei fino alle più desolate praterie. La sera cercherei il primo saloon ove scatenare la rissa con duello sulla strada. A letto prima di addormentarmi finirei con ricominciare a fumare per guardare la mia pupA. e dirle: "Andiamo, baby, usa questo vecchio cow-boy"
Diciamo che è una grande bella novità, proprio bella. Grazie
PIRILLARE FISSO.
(Gnappolo, 04/07)

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