francis il muro parlante: a saperlo prima
Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. Le buone scritte, però, bisogna anche saperle riconoscere: è questo il caso di Sanfello che ha l’occhio lungo e ha colto il grido di dolore di uno che è stato ingannato dalle apparenze:
Il post è qui, e tutto il merito della scoperta è suo (grazie!). Il merito della scritta, invece, è come sempre ignoto. A saperle prima, le cose, si vivrebbe di slalom tra buche e tortuose curve che nascondono il precipizio, cadendoci talvolta dentro senza però la sorpresa.
Sei squallida: è un dato di fatto del tutto inerte, a prescindere.
Intorno a ciò, prima, dopo e durante, si intravede il vivere, l’esistere.
Il Luogo riconoscibile è dove l’esistere impatta il dato
inerte e determina un Tempo nominabile, con un’una formulazione comprensibile.
Il nodo del tutto è Sapere o meglio fornire al Sapere un Tempo e un Luogo. Sic, forse.
E’ evidente che le parole hanno bisogno di muri, non di spazi.