Onorina Brambilla Pesce
Nori, come la chiamano tutti, o “Sandra”, il suo nome da staffetta partigiana, se n’è andata ieri mattina. Il 25 aprile di due anni fa la sentii raccontare un pezzetto della sua storia, della deportazione, delle torture, della guerra e del comandante Visone. Lo ripropongo oggi, per ricordarla e salutarla:
Fino all’ultimo in prima persona, senza tregua. Mi mancherai.
Il luminoso ricordo non allevia la tristezza. Un saluto.
Tristezza ancora più grande perchè uno ad uno se ne andranno tutti, nel giro di non molti anni. E dopo, a testimoniare in carne ed ossa, non ci sarà più nessuno.
Siamo là là anche con i testimoni dell’Olocausto.
Purtroppo, un fiore in più da portare in ricordo il 25 aprile.
Ciao Sandra
ciao anche da parte mia, sandra.
non ti conoscevo prima d’oggi, però anche io avevo il mio fiore.
era una rosa. una piccola rosa.
ne rimangon pochi, di questi fiori: degli altri resta il colore, le parole, il ricordo del grande cuore.
http://www.carnialibera1944.it/partigiani/giulia.html
se qualcuno vuole commuoversi, può vedere lo spettacolo teatrale “sospiro d’anima – la storia di rosa cantoni”, di e con aida talliente, musiche di david cej. lo stanno portando in giro per tutta l’italia.
ma stasera pensiamo ancora un poco a sandra.