pleiliste: i cinque dischi del duemilaeundici
Come ogni anno, e come altri centomila in rete, anche io mi accingo alla pleilista dei dischi dell’anno.
E quest’anno, come i signori sofisticati, invece della lista degli album ascoltati nel 2011, complico la cosa citando dischi usciti nel 2011. Il che non vuol dire che chi decide di partecipare non possa fare un po’ come gli pare. Comprati, ascoltati, riscoperti, rotti.
Cake – Showroom of Compassion
Danger Mouse & Daniele Luppi – Rome
The Kills – Blood Pressures
Booker T. Jones – The Road From Memphis
Gomez – Whatever’s On Your Mind
Infine, un disco fuori pleilista perché fa musica davvero difficile per me ma che vorrei citare lo stesso, qui: Emanuele Maniscalco – From Time to Time: The music of Paul Motian
Buon anno, amici.
Buon anno anche a te, carissimo, insostituibile Trivigante.
Io non ne ho 5, vanno bene tre? E’ che non ho ascoltato n granchè roba nuova, comunque:
-Let England shake, PJ Harvey
-Night of Hunters, Tori Amos
-Heligoland, Massive Attack.
D’accordo, l’ultimo è del 2010, ma io l’ho scoperto solo quest’anno.
Auguri
Ecco, io faccio come mi pare perché per quanto riguarda le novità, sono inservibile. Dunque, di nuovo mi viene in mente solo un titolo ascoltato nel 2011 e che continuo ad ascoltare perché mi piace molto, e cioè Supersantos di Alessandro Mannarino.
Per il resto, è stato un anno in cui ho ascoltato molte colonne sonore, da Delerue a Badalamenti, e poi Carter Burwell (quella di Fargo è strepitosa).
Anche quella di Tra le nuvole è proprio bella.
Ah sì, e ho ascoltato molto i Television (Marquée Moon e Adventure) e gli Orbital (I e II).
io la butto là (l’ordine è casuale):
– Heritage, Opeth
– Grace for Drawning, Steven Wilson
– The King of Limb, Radiohead
– In A Perfect World, Karmakanic
– Welcome to My DNA, Blackfield
…e sto valutando anche A Grounding in Numbers dei VDGG… ops, ho sforato, sono a sei! sorry…
Buon 2012!!
Io sono decisamente “fuoritempo”, nel senso che ben poco di quello (poco pure) che ho ascoltato quest’anno potrebbe rientrare nei parametri previsti. E quel poco comunque in maniera così sporadica da impedirmi di dare un giudizio. Però…però…un paio posso citarli:
Cake – Showroom of Compassion
Beirut – The Flying Cup
Speriamo che il 2012 vada meglio. In tutti i (cinque) sensi.