vaccinazioni: già in vacca così in fretta?

Settimane fa avevo facilmente pronosticato problemi sul fronte vaccinazioni, vuoi perché il governo entrante ammicca senza esitazioni agli insofferenti alle vaccinazioni, vuoi perché dal punto di vista organizzativo sembrano abbastanza sprovveduti. Ma davvero non pensavo così in fretta.

Stamane provo a prenotarmi per la quarta dose, lato lombardo, gli unici vincoli sono aver più di dodici anni, ci sono, e che siano passati più di centoventi giorni dalla terza, ci sono. Il sistema però mi dice che non mi riconosce (oh, tessera sanitaria e codice fiscale, eddai), insinua il mio errore e se non, devo essere abilitato.

Mmm, sarebbe la quarta dose, dovreste sapere tutto. Invece, mi fa di fatto ri-registrare e reinserire tutte le mie credenziali, il che mi fa sospettare che abbiano delegato di nuovo la faccenda alle regioni e che non abbiano le base dati. E invece di dirlo, costringono a reinserire il tutto postulando l’errore dell’utente. Stronzi. Alla fine, bisogna inserire la categoria in cui si ricade, io “Persone over 12”, che dose si richiede, “Seconda dose Booster (Quarta Dose)”, maiuscole a caso, quale dose si abbia ricevuto e quando, io devo saperlo?, e il sistema dice di aspettare conferma entro 24/48 per l’autorizzazione.

Solo che dopo 48, 72, 144, 360 ore nulla accade. Amici e colleghi da più di dieci giorni aspettano risposta. Speravo, in fondo, fosse solo mal pensare mio e, invece, no. Vigliacchi.

proteggici

Orcocane mi scoccia proprio che tra pochi minuti abbia l’incarico una fascista e che per di più sia la prima donna in quel ruolo nella nostra storia, dopo tutte le donne di grande spessore, coraggio, forza, convinzioni e sostanza che abbiamo e abbiamo avuto. Sposto avanti il santino che ho sul tavolo da anni, Nilde guarda giù.

Mmm.

dai che c’è speranza anche per noi

Dopo un inizio a dir poco disastroso, tra cui segnalo aver fatto morire la regina e fatto venire un coccolone alla banca d’Inghilterra, la premier inglese si è dimessa a tempo di record.

Daidaidai che ce la facciamo anche noi, che cominciamo sabato o domenica, presumibilmente. Giusto per capodanno. E, allora, saremmo noi a imitare loro e non il contrario, come insinua pesantemente l’Economist con la sua copertina di oggi.

Fastidiosetto persino per un criticone verso l’Italia come me. Sarà lo spaghetto, la pizza.

il giorno del secondo insediamento: ciao al buongiorno

Oggi pure peggio. Perché se almeno la nomina di ieri era un fascista ortodosso ma vecchio, non per questioni anagrafiche ma per questioni storiche, oggi è un fascista contemporaneo, di quelli che prescrivono alle altre persone cosa debbano e cosa non debbano fare. All’ambasciata americana staranno già aprendo il file su di lui, ondivago putiniano. Che poi, dico io, ma che scelta idiota oltre a tutto. Senza essere De Gasperi, anche un neofita della politica meno babbeo capisce che per durare si possono benissimo fare delle scelte proprie, e il controllo delle camere lo si tiene comunque, senza però risultare provocatorii e senza scegliere individui che sono per loro natura un insulto al resto del paese. Invece no, dopo essersi riempiti la bocca da tre settimane con concetti come continuità, rassicurazione, personalità di alto profilo, le due scelte di ieri e oggi dicono l’esatto contrario.
E ci riportano indietro.

Poi si stupiscono e pretendono scuse se il giorno dopo a Roma appaiono manifesti con La Russa a testa in giù e alla Garbatella la sede di fdi viene imbrattata di scritte, gli impudenti. Letta twitta a più non posso il proprio sdegno e io, come tanti altri, pensiamo: adesso? O per citare qualcuno che ho sentito: a Letta sono ora scese le palline, ma Enrico, è tardi. Tra l’altro, la scelta scellerata alla Camera deriva direttamente dai giochini della Lega al suo interno, perché viene nominato un veneto, ed ecco il contentino, ma salviniano e non zaiano, a prescindere dal fatto che sia palesemente idiota. Serve il peso.
Niente di nuovo, comunque, visto che il centrodestra non è stato, negli anni, certamente meno scomposto e meno litigioso di quanto non lo sia stato il centrosinistra, e così sarà nei prossimi tempi in ogni passaggio delicato. L’intelligenza politica di Meloni, che non c’è proprio a parer mio, anche solo per totale mancanza di esperienza in tal senso se non a far baccano alla comoda opposizione, non sta dando gran segni di sé, visto che non ha imparato che bisogna concedere molto agli alleati per governare con pace e tempo, e la lista dei ministri non ha che da arrivare a confermare il più cupo pessimismo.

XIX Legislatura

Aiello, Albano, Alifano, Almici, Amato… è cominciata la conta per la presidenza della Camera e guarda te se bisogna essere sollevati perché sarà eletto La Russa, fascista picchiatore, che sarebbe meno peggio di altri.
E i bei tempi in cui le presidenze delle camere andavano all’opposizione? Dimenticati, ovviamente non da ora.

madonnaquantomidannofastidio

Una cosa che non sopporto è quando inclinano la testa verso destra, mettono un piede dietro l’altro, sfoderano un sorrisetto a metà tra la paralisi e l’ipocrisia e poi, no, questo no, fanno il gesto con le due dita della vittoria.

Ecco, da una come la Ferragni te l’aspetti, anche se è a sanremo pagata con il mio e vostro canone e ancora un po’ di più scoccia, te lo aspetti anche dalle influencer, ormai, che Churchill nemmeno sanno dove stava di casa. Mi davano fastidio anche le giapponesi che facevano il gestino fastidioso anni fa, ben prima delle nostre, o le orientali in generale, chissà perché poi è un gesto prettamente femminile o, almeno, così mi pare. Ma vittoria de che?

Ecco, se però a farlo è una giovane donna all’opposizione del governo, ancora un po’ di più mi infastidisce, specie se lo fa in occasioni politiche o sui manifesti elettorali. E se poi dall’opposizione dovesse spostarsi a un ruolo di maggiore responsabilità mi darebbe più fastidio?

La presidente di FdI, Giorgia Meloni, durante l’assemblea degli eletti di Fratelli d’Italia nell’Auletta dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, Roma, 10 ottobre 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

Ma no, figurati, che maggiori responsabilità? Vedi che vado a pensare, poi…