il tempo matto nella bassa mantovana

Intervallo (suono di arpe): Sabbioneta (pausa), il Palazzo Ducale (ancora arpe).

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Se non ci siete mai stati, andateci. Se è un po’ che non ci andate, come me, andiamoci.
Ed ecco il motivo per una visita dalla distanza, oggi: il tempo è mutevole in pianura, specie in quella padana. La nebbia assale quando uno meno se l’aspetta e in un attimo tutto cambia. È così, è un fatto, a noi alla fine piace.
Ne ha fatto le spese anche Google Street View nella piazza ducale di Sabbioneta: cliccando qui vi porterò direttamente nella piazza, nell’angolo destro guardando il Palazzo circondato dalla nebbia. Ora, se volete giocare con me, con la pianura padana e volete far migliorare d’improvviso la vostra giornata, non dovete fare altro che andare nell’angolo sinistro della piazza, con un clic in Street View, guardando sempre il Palazzo verso la farmacia. Visto?
Per chi non avesse capito, ecco qua: il sole.
(Curioso mischiotto di immagini googlate, magari fosse così la realtà)

«in un’epoca di ridondanze so di muovermi in controtendenza»

Oggi è morto Gianmaria Testa, prima ferroviere e poi musicista. Un disco suo è stato per molto tempo nella mia radiola, Extra-Muros, era la metà degli anni Novanta ed era un bellissimo disco. Testa era un caso stranissimo, adorato a Parigi quasi come Conte – poteva fare due settimane di fila all’Olympia come niente – poco noto in Italia, sia per il genere non facilissimo sia per la sua natura schiva.

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Non a caso durante un concerto si rivolse così al pubblico: «Vi prego, non urlate… non riesco a suonare così. Io non sono un urlatore». Un’altra testa bella che se ne va, pure giovane. Mi spiace molto, anche in questo caso.