a me piace questo a me piace quello

Da qui a novembre negli Stati Uniti è gara all’endorsement, perché o di qua o di là, o Clinton o Trump, o democratici a favore della pena di morte o repubblicani a favore della pena di morte, chissà poi davvero.
Comunque, l’uomo-con-il-cappello e l’uomo-senza-il-cappello, ovvero Clint Eastwood, rilascia un’intervista a Esquire (qui) nella quale parla a ruota libera di parecchie cose, tra cui anche le elezioni; pur non sposando la causa di Trump imbraccia il suo fucile e ci avvisa: viviamo in un’epoca di fighette.

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Vorrei riportare alcuni brevissimi passaggi salienti:

secretly everybody’s getting tired of political correctness, kissing up. That’s the kiss-ass generation we’re in right now.

Perché attenzione:

We’re really in a pussy generation.

(…) And that’s the pussy generation – nobody wants to work.

Go, Clint. Go. ‘Sti giovani d’oggi…

ancora Bologna, ancora il quattro agosto

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1974, alle ore 1.30 del 4 agosto, una bomba esplose nel secondo scompartimento della quinta carrozza del treno Italicus, Roma-Monaco di Baviera, mentre transitava all’interno della galleria della Direttissima a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna.
Morirono dodici persone: Nunzio Russo di Merano, tornitore delle ferrovie, la moglie Maria Santina Carraro e Marco, il figlio quattordicenne. Nicola Buffi, 51 anni, segretario della Dc di San Gervaso (Fi) ed Elena Donatini rappresentante Cisl dell’Istituto Biochimico di Firenze. E poi Herbert Kontriner, 35 anni, Fukada Tsugufumi 31 anni, e Jacobus Wilhelmus Haneman, 19 anni. La bomba uccise anche Elena Celli, 67 anni e Raffaella Garosi, di Grosseto, 22 anni. Silver Sirotti, invece, non era stato coinvolto nell’esplosione. Aveva 24 anni ed era stato assunto dalle Ferrovie da dieci mesi, stava svolgendo servizio sul treno quella notte e, quando vide le fiamme in galleria, impugnò un estintore e incominciò a estrarre i feriti. Rimase anche lui bloccato tra le fiamme. Fu decorato con la medaglia d’oro al valor civile. L’incendio rese irriconoscibili molti corpi, tra cui quello di Antidio Medaglia, 70 anni, che venne riconosciuto dalla fede al dito.

L’attentato fu subito rivendicato. Fu fatto ritrovare un volantino di Ordine nero che proclamava: “Giancarlo Esposti è stato vendicato. Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. Vi diamo appuntamento per l’autunno; seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti“.
Poi qualcuno fece il nome di Tuti, qualche pista portò poi a Gelli (Arezzo è vicina), al SISMI e così via. Facile indovinarne la conclusione: nessun colpevole individuato.

Questo è un post di otto nove anni fa. E la cosa tragica è che non fa nessuna differenza.

raggi cosmici o gamma

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Stan Lee è l’uomo che ha rivoluzionato il mondo dei supereroi e, in generale, dei fumetti. Sembra una banalità oggi, ma allora non lo era: fu il primo a immaginare supereroi con un sacco di problemi personali. Per esempio, i rimorsi e i ripensamenti dell’Uomo Ragno, chiaramente il primo supereroe di sinistra.
Stan Lee è giustamente celebrato – basta vedere un qualsiasi film della Marvel – ed è ancora oggi a novemila anni una persona simpatica e spassosa, per esempio a domanda “Molti suoi personaggi sono basati su informazioni scientifiche. (…) Si consulta mai con qualche scienziato?” ecco la risposta:

“No, faccio finta di saperne più di loro… I Fantastici 4 hanno superpoteri perché sono stati bombardati da raggi cosmici e Hulk dai raggi gamma. Io non ho idea di cosa siano i raggi cosmici o gamma, però mi sforzo di sembrare il più scientifico possibile nello sviluppo della storia”.

quattromila anni di armonia e proporzione buttati

Un centro anziani in un paesino, grazioso, della pianura padana che ha una entrata maestosa dettata secondo i canoni del più perfetto neoclassicismo.

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La forma delle colonne, l’eleganza del fusto, la rastremazione appena percettibile, l’entasi perfettamente riuscita, insomma: ottimo lavoro, ragazzi.
(La foto, persino, non rende, temo che la macchina fotografica abbia tentato di raddrizzare qualche linea. Assicuro che è anche peggio di così).