almanacco dei sette giorni, per pivotare (20.47)

☀ Per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, Time non ha messo il nome della rivista in copertina, optando per un’esortazione che, per fortuna, ha dato ottimi risultati:


✘ «Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del ministro Speranza per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni». Sopravvolando sulla questione del rispetto, anche Zuccatelli, secondo commissario vergognoso della Calabria, si è dimesso. Lui è quello de «le mascherine non servono a un cazzo», per dire. Nel frattempo, Gino strada, a oggi, non ha ricevuto alcuna telefonata dopo la prima. E, giustamente, si chiede se la cosa sia seria.

Ma la cosa è in rapida evoluzione: in queste ore è stato nominato l’ex rettore della Sapienza, non so se abbia competenza specifica, e pochi minuti dopo si scopre che è indagato per altre faccende. Avanti così, se questa cosa si poteva fare male, direi che il piano è riuscito oltre ogni attesa.
Ecco, arriva ora la notizia che anche Gaudio si è dimesso, vanno più veloci di quanto io non riesca a scrivere qui. E si è dimesso, dice, perché la moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro. Cosa che ovviamente non sapeva quando ha accettato. Avanti, ottimo così.


✘ Se in Calabria va male, in Perù non va meglio: terzo presidente in una settimana. Martín Vizcarra è stato rimosso, Manuel Merino si è dimesso e, ora, Francisco Sagasti ad interim. Sarà il presidente provvisorio del Perù e porterà il paese alle elezioni dell’aprile 2021. Se dura.


☀ Questa non è una notizia ma una cosa bella: un gruppo di appassionati del cinema russo e sovietico, resisi conto che gran parte dei loro film preferiti non sono mai arrivati da noi, li hanno tradotti e sottotitolati. E non basta, li rendono disponibili gratuitamente. Troppa grazia.

Qui sopra la locandina di ‘Mosca non crede alle lacrime‘, del 1980. Il tutto sta qui.


☀ «Era l’inverno del 2020 quando tutti gli occhi del paese si rivolsero verso di noi. Avevo appena compiuto 22 anni, studiavo ingegneria a Chemnitz quando arrivò la seconda ondata. 22 anni, l’età in cui vuoi far festa, studiare, conoscere nuove persone e tutto il resto. Andare a bere una cosa con gli amici». Così comincia lo spot sul covid del governo tedesco che invita le persone a stare a casa. È qui.


☀ Ed è Sophie Ellis-Bextor che interpreta al meglio i mala tempora pandemici che corrono, con il suo nuovo singolo. Come sempre infallibile, peccato che si tratti di una cover, brutto segno per l’andamento della carriera.


☀ Se avete centoventicinquemila dollari e buona salute, potete far parte di una delle missioni ‘Titanic Survey Expedition’ della OceanGate. Dieci giorni, di cui buona parte sul fondo del mare a studiare il relitto del Titanic dentro una suppostina di metallo. Qui il modulo da compilare.


☀ Periodo di prime volte per ‘una donna’, titoli orrendi, alla banca centrale giapponese, alla Sapienza, alla vicepresidenza degli USA, a Ca’ Foscari, in Facebook in Africa. Bene ma che non sia più una notizia il prima possibile.

Parecchi soli, questa settimana. Fatti migliori o solo umore?

minidiario scritto un po’ così delle cose recidive, ovvero perseverare nella pandemia: novembre, divieti e sindaci sceriffetti, Marion: perché?

Rapidamente. Ricompare Gallera, assessore alla sanità in Lombardia, dice che il contagio sta rallentando e in serata, imprevedibilmente, i contagi sfondano il muro mai raggiunto dei quarantamila, di cui più di un quarto in Lombardia. Revisione del governo dei colori delle regioni, parecchie aumentano di gravità, rosso o arancione, le susseguenti polemiche sono di tenore sostenuto del tipo e-loro-allora? Di conseguenza, partono i delirii dei sindaci che si concretizzano in divieti locali, per cui a Bressanone è vietato andare nudi alle mostre di arte contemporanea, a Verona fumare sigarette in pubblico ma solo se con il bocchino, a Certaldo diventa proibito percorrere i sensi unici nella direzione giusta, a Benevento le piazze saranno chiuse agli artisti di strada e ai revisori dei conti, a Roma è proibito l’uso dei megafoni, soprattutto nelle conversazioni familiari. L’oggetto da avere (must have) del momento è senz’altro il saturimetro, non c’è giornale o rubrica che non spieghi i pregi dello strumento, come usarlo e come leggere i risultati, difficile distinguere il marchettone dal boh. Su Amazon festeggiano e ne offrono dai tre ai centonovanta euro. Io, modestamente, ne ho uno bellissimo, tutto tempestato di rubini e diamanti, che segna 99% sulla mano sinistra e 96% su quella destra. Ho la metà destra del corpo in carenza di ossigeno, devo rimediare. Sempre per non farci mancare nulla, è pure uscito un film qualche giorno fa che prende per buone le teorie complottiste riguardo al virus e alla pandemia e le rilancia in rete: il film si intitola «Hold up», è francese, è frutto di una campagna di crowdfunding, è costato duecentomila euro, si trova sulla maggiore piattaforma video in rete, io gli ho già fatto troppa pubblicità perché è una sonora stronzata. La cosa che mi fa più male al riguardo è che Marion Cotillard ha fatto alcune osservazioni pubbliche in favore delle teorie cospirative, dall’11 settembre all’uomo sulla luna, e questo è per me triste: non ti amo più, Marion Cotillard, sappilo. Eh no, ci dovevi pensare prima.

Nella provincia dove vivo io le cose non vanno male, tutto sommato, i dati non sono tragici e non aumentano vorticosamente, altre province della Lombardia sono, stavolta, messe peggio. Gli ospedali della città in cui vivo sono sì abbastanza pieni ma di pazienti provenienti, mi dicono, da Milano e Varese, le zone più in difficoltà. A causa dell’esperienza che abbiamo fatto a marzo e aprile, io e i miei concittadini – mi pare – ci stiamo comportando con sufficiente coscienza, indossando le mascherine e praticando la distanza con una certa osservanza. Almeno per quello che vedo io in questi giorni. La conseguenza di questo stato dev’essere la posizione della polizia e dei vigili, che si vedono poco e sono tutto sommato comprensivi. Oggi posso dire in prima persona di essere andato a fare una camminata in collina e con altri gruppetti di persone qua e là siamo tutti passati davanti a una coppia di poliziotti locali in moto senza che facessero una piega. Nemmeno un sopracciglio di disapprovazione. Atteggiamento giusto: se questa cosa non va male e dev’essere lunga, allora meglio non storronare il cittadino che non fa altro che svagarsi distanziato all’aperto senza alcun rischio per sé e gli altri. Peraltro, nonostante la salita e l’ovvio fiatone, le mascherine c’erano quasi a ogni incrocio sui sentieri. Non garantisco per luoghi più frequentati in città o provincia, finché non invitano anche me.


Indice del minidiario scritto un po’ così delle cose recidive:
26 ottobre | 27 ottobre | 29 ottobre | 1 novembre | 3 novembre | 4 novembre | 6 novembre | 8 novembre | 11 novembre | 14 novembre |

almanacco dei sette giorni, per vincere (20.46)

☀ Grazie a dio ha vinto Biden. Ora ci toccano cretinate fino al 20 gennaio, su quel versante ma, poi, cose migliori di prima. Spero che Warner e Rice entrino nel governo.

✘ Se Trump è ridicolo nel suo sostenere solitario di aver largamente vinto, Giuliani è ormai al di là di ogni decenza, sostenendo stavolta che il voto è molto sospetto, che Philadelphia ha una lunga tradizione di brogli, e che ha dei testimoni. Cosa sarà capitato all’ex sindaco di New York, politico di spicco nei decenni tra il novanta e il primo decennio dei duemila? In Borat, poi, ha veramente toccato il fondo. Sarà stata illusione allora?

☀ Una battaglia a palle di neve che ha più di cent’anni. Il breve filmato fu girato dai fratelli Lumière a Lione nell’inverno del 1897. Poi è stato restaurato e colorato ma nulla cambia: una visione nitida del passato che pare essere qui, ora.

https://youtu.be/tuFu9-bfnQk

✘ Bollettino: raggiunti i cinquanta milioni di casi covid nel mondo. Gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di contagi, vicini ai 10 milioni. Seguono l’India – 8 milioni e mezzo – e il Brasile, oltre 5 milioni e 600mila. L’Italia ha superato il milione di casi. Ogni cento tamponi, diciassette sono positivi.

L’intervista di ‘Titolo V’ a Saverio Cotticelli, ex commissario alla sanità in Calabria appena silurato, giustamente peraltro, è da lasciare a bocca aperta. Poi, la toppa è peggio del buco quando afferma, ieri, di avere avuto un malore o di essere stato drogato perché né lui né i suoi familiari lo riconoscono nell’intervista. Suggerimenti: gemello cattivo, ventriloquo con mano nel sedere del Cotticelli stesso, ridoppiaggio malevolo di ‘Titolo V’, inversione aliena del cervello.

◆ Mai fregato un accidenti dei mercatini di natale ma che voglia, quest’anno, purché lontani.

✘ Cominciano a saltare anche gli appuntamenti del 2021. Arte Fiera a Bologna, per esempio, prevista per gennaio, è stata appena cancellata. Prevedibile, per carità, ma è meglio cominciare a fare i conti con il fatto che anche l’anno prossimo sarà un anno monco.

☀ Dopo Alemanno (6 anni in appello per per corruzione e finanziamento illecito) è stato condannato anche Denis Verdini (6 anni e 10 mesi per la bancarotta del Credito Cooperativo Fiorentino). Ma siccome Verdini era già in Cassazione, si è scelto un carcere e si è costituito. Anche qui, come scrivevo per Alemanno, la corruzione di Verdini era il segreto peggio custodito da molto tempo e ciò che a me preme di più è proprio il tempo perso e buttato per colpa di tutta questa gente. Facili previsioni? Problemi di salute a breve e richiesta di domiciliari, per impagliare la questione fino ai settant’anni d’età, che manca poco. Tutti uguali, ‘sti sbruffoni.

✘ Vaccino? C’è il vaccino? La Pfizer ha il vaccino? La notizia ha portato turbolenza nel mondo, molti si sono agitati. Per quanto mi riguarda, la notizia, ammesso che lo sia, me la spiego così, senza sapere nulla della bontà del vaccino: Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, il giorno dopo l’annuncio ha venduto il 62% per cento del proprio pacchetto azionario della società. E il titolo aveva guadagnato il 16% dal giorno dal primo. Oplà. Più chiaro il senso dell’annuncio?

✘ È putroppo fallita la casa editrice UTET Grandi Opere, la casa editrice che pubblicava grandi dizionari, per esempio il Tommaseo-Bellini, il Battaglia, e molte edizioni d’arte e di ogni scienza. Fondata nel 1791, era stata acquisita con tutta la UTET da De Agostini nel 2002, la quale ne ha progressivamente svuotato il catalogo, vendendo Grandi Opere a FMR Art’è nel 2013. Il fallimento, dunque, non riguarda ciò che è rimasto, pochino, di UTET. Dal punto di vista della cultura complessiva di un paese è un vero disastro, ma non da oggi. Chissà che fine faranno catalogo e deposito.

Beh, questa settimana cerchiamo di farci bastare Biden.

il bello della diretta

Dice testualmente: «Con la dott.ssa Carla Basagni, curatrice delle Gallerie degli Uffizi, visiteremo la Biblioteca degli Uffizi, conosciuta anche come “Biblioteca Magliabechiana”». E via con la diretta, bello:

Magnifico, più di un’ora sdraiato sulla scrivania per vedere – ad altissima qualità, non bastasse – la diretta. E sono gli Uffizi, mica la civica biblioteca di Camporgiano.