minidiario scritto un po’ così delle cose recidive, ovvero perseverare nella pandemia: dicembre, il dpcm, immuni, l’ordine dei vaccinandi

Quasi mille morti ieri, complessivamente ventiduemila in Lombardia dall’inizio della pandemia. E c’è qualcuno che vorrebbe andare a sciare, qualcuno che vorrebbe fare i veglioni, qualcuno che vorrebbe la Lombardia gialla e così tutta Italia, qualcuno che vorrebbe fare le crociere. Fontana, il disgraziato presidente della Regione Lombardia, lo dichiara pure, ieri: prima sicuro, «Lombardia in zona gialla dall’11 dicembre», poi nello stesso discorso, possibilista: «Dovremmo entrare in zona gialla l’11 dicembre» e poi amen, si perde via, tanto l’importante è parlare. Siccome il DPCM di ieri sera è di sostanziale chiusura, specie nei giorni di festa – e qui va reso merito: il governo Conte ha per fortuna tenuto la barra dritta – Fontana segnala che: «abbiamo ribadito come questa scelta crei situazioni di difficoltà per tanti cittadini, impossibilitati ad incontrare parenti, genitori anziani o nonni». Esatto, Fontana, l’idea è esattamente quella: impedirvi il più possibile di riunirvi con le persone anziane e così sterminarle, visto che non avete ancora capito il concetto e non riuscite a farlo da soli.
Il bello è che, stando al Censis, le misure restrittive al fine di contenere il contagio paiono incontrare il sostanziale favore della maggioranza degli italiani, nonostante vi sia una parte consistente dell’opinione pubblica (opposizione, presidenti di regione, giornali, siti, baristi, parrucchieri, opinionisti da strada) che preferisce, per ragioni non coincidenti, descrivere un paese diverso. E i risultati lo dimostrano, nel senso che dal momento della stretta i numeri dei contagi sono scesi sensibilmente, e la maggior parte delle persone si comporta responsabilmente. Chi non lo fa, e ci sono, per carità, non capirebbe il concetto nemmeno a spiegarglielo faccia a faccia, e mi vien da pensare che siano gli stessi che non pagano le tasse, lamentandosi poi delle buche sulle strade e dei tempi di attesa nei pronto soccorso.
Il tempo dei vaccini si avvicina e molte cose importanti andranno fatte. Comunicare nel modo giusto, per esempio. Ovvero, per dirne una come suggeriscono gli scienziati, non dire che con il vaccino si risolverà tutto. Cosa che Arcuri, commissario per l’emergenza, ovviamente ha fatto subito. Un’altra cosa, penso io, sarà rassicurare la popolazione sulle verifiche fatte sui vaccini, così da garantirne la sicurezza e l’affidabilità. Il governo inglese ha scelto altrimenti e ha aperto le vaccinazioni fin da ora, prima di chiunque altro, l’UE ha osservato che è troppo presto e che non sono state rispettati i tempi necessari alle verifiche. Il che appare in contrasto, comunque, anche con il nostro governo che annuncia l’inizio della grande campagna di vaccinazione a gennaio. Se non lo è, in contrasto dico, allora bisognerebbe ancor più comunicarlo con convinzione.
Due cose importanti che ho colto: perché l’operazione sia efficace, è necessario che almeno il settanta per cento della popolazione sia vaccinata; secondo, saranno necessari vari richiami del vaccino, nel corso dei mesi. Quindi, serviranno molte dosi, varie per ciascuno, infatti in questi giorni si parla di duecento milioni di vaccini per l’Italia. Prima i bambini e gli anziani, sconti alla cassa per le donne e i militari. No, mmm, non era così: prima gli operatori sanitari, gli ultra-centocinquantenni, le persone essenziali per il paese (io no). Poi a scendere, fino alle ottave file, ai figli indiletti, agli inessenziali. Capaci che mi vaccineranno persino dopo qualche no-vax redento. Se va come per gli antinfluenzali, manco ci sarà il vaccino per tutti.

E ora una questione: dato che il monitoraggio dei contagi è palesemente sfumato in nulla, per manifesta incapacità (al secondo giorno, tra l’altro, non dopo anni e grandi sovraccarichi), che faccio di Immuni, l’app per il tracciamento dei contatti? Disinstallo? La prova provata dell’inutilità di Immuni è stata quando il mio amico positivo mi ha avvertito, io mi sono messo in autoisolamento fiduciario, ho fatto il tampone, negativo, sono tornato alla vita, il mio amico è tornato alla vita dopo qualche settimana, con tampone negativo, è passato quasi un mese e mezzo e, indovina?, Immuni un beato nulla. Nada. Nichts. Disinstallare equivale ad abdicare al principio e, lo confesso, un po’ mi scoccia.

Infine, un suggerimento per il me medesimo del futuro a breve, quando leggerò queste notine: secondo parecchi eminenti studiosi, William Shakespeare scrisse, molto probabilmente, il Re Lear in quarantena, durante un picco di contagio di peste bubbonica. Non che tu debba scrivere il Re Lear, caro mio, non ne saresti certo in grado, ma almeno utilizza il tempo che questo strano tempo ti darà per fare qualcosa di creativo e, se possibile, con un qualche tipo di significato. Io, che sono il te del passato, te ne sarò riconoscente.


Indice del minidiario scritto un po’ così delle cose recidive:
26 ottobre | 27 ottobre | 29 ottobre | 1 novembre | 3 novembre | 4 novembre | 6 novembre | 8 novembre | 11 novembre | 14 novembre | 18 novembre | 21 novembre | 25 novembre | 30 novembre | 4 dicembre |

almanacco dei sette giorni, per sbiligudare (20.49)

✘ Quarant’anni dal terremoto dell’Irpinia. I soccorsi furono tardivi, i morti moltissimi, il dopo-sisma un disastro perpetrato per decenni.

☀ Il 25 novembre è uscito il documentario su Artemisia Gentileschi, notevolissima pittrice caravaggesca. Non ebbe vita facile, oltre a essere una pittrice nell’Italia del Seicento, prima ammessa in un’Accademia, fu stuprata, subì un processo, fu schernita e insultata. Giusto, dunque, far uscire il film il giorno contro la violenza sulle donne. Come è giusto raccontarne la storia. Quello che non capisco è il titolo: «Artemisia Gentileschi, warrior painter». Ancora con queste sciocche metafore belliche che banalizzano tutto alla maniera salviniana? Il non-si-molla-mai, la lotta contro tutto e tutti, ma che siete? Agamennone? Echeppalle, forza, elaborare concetti complessi, su.

◾ Piace Pasolini? Qualche soldo da parte? A Soriano nel Cimino è in vendita la sua casa-torre: «la dimora pasoliniana che si compone di un blocco centrale – l’abitazione – e di una dependance (di circa 55 mq, dotata di servizi) con una superficie totale coperta di circa 185 mq». Ci scrisse Petrolio.

☀ Il neo presidente Biden – graziesignoregrazie – sta componendo la propria compagine di governo: segretario di Stato sarà Antony Blinken, cresciuto nelle amministrazioni Clinton e Obama; Avril Haines sarà la prima donna a guidare l’intelligence; Linda Thomas-Greenfield l’ambasciatrice Usa all’Onu; tutta la comunicazione della presidenza sarà affidata a figure femminili; l’ex segretario di Stato John Kerry sarà inviato speciale per le questioni climatiche. Speriamo in un deciso cambio di rotta e che sia efficace. Vien da rilevare che le istanze più di sinistra, penso a Sanders, a Ocasio-Cortez, sono state scartate da Biden, che resta in effetti un democratico cattolico moderato.

✘ Si è parlato tanto di una patrimoniale, in settimana. Il progetto era di tassare di mille euro, circa, i patrimoni superiori a cinqucentomila euro. Quel sei per cento della popolazione che detiene in quaranta per cento della ricchezza nazionale. Il PD ha detto no.

☀ Nel deserto dello Utah, circa una settimana fa, è stato avvistato un monolite di metallo. Ovvio pensare all’inizio di «2001 odissea nello spazio». Ci si è chiesti per un po’ che cosa potesse essere, i più saggi propendevano per un’installazione artistica a scopo promozionale. Poi è sparito, rimosso o rubato o chissà che. Poi ne è apparso un altro in Romania, a Piatra Neamt, piuttosto diverso. La cosa comincia a diventare divertente.
[Aggiornamento del 03/12 h.15: ce n’è un terzo, in California, in cima alla Pine Mountain ad Atascadero, California]. Avanti, dai.

◾ Infilata di nuovi cardinali nominati dal papa. Con il Concistoro del 28 novembre (il Concistoro della pandemia o del Coronavirus), Francesco I ha sostituito i cardinali venuti a mancare o rimossi, ha quindi riassegnato i titoli vacanti, nominandone tredici in un tempo record, quaranta minuti, e senza gli abbracci di pace di rito. Filippini, del Brunei, italiani, americani, cileni, ruandesi, è sempre più la Chiesa del mondo. Da segnalare la nomina di Wilton Daniel Gregory, arcivescovo metropolita di Washington e primo cardinale afroamericano della storia. Il quale, prevedo incenerimento, ha affermato una settimana fa che nella sua diocesi non negherà la comunione a un politico impegnatosi a sancire l’accesso all’aborto (leggi: Biden). Comunque, dei tredici nuovi cardinali, nove sono anche elettori, cioè non hanno ancora ottant’anni. La valutazione politica è che con queste nomine (pardon, dovrei dire creazioni) salgono a 101 (di cui 79 elettori e 22 non elettori) i porporati creati da Francesco, mentre sono 16 i cardinali elettori creati da Giovanni Paolo II e 39 quelli Benedetto XVI. Vuol dire che adesso il controllo del papa sul Collegio cardinalizio è ancora più ampio.

☀ L’estetica di Wes Anderson, il regista di Grand Budapest Hotel, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling e così via, è talmente identificabile che tale Wally Koval ha lanciato un progetto su Instagram invitando gli utenti a contribuire con fotografie di luoghi alla Wes Anderson. Ne è nato un libro, Accidentally Wes Anderson, e il regista stesso ha affermato nella prefazione: «Le fotografie di questo libro sono state scattate da persone che non ho mai incontrato, ritraggono luoghi e cose che non ho, quasi senza eccezioni, mai visto. Ma devo dirlo: ho intenzione di farlo. […] Ora capisco cosa significhi essere me stesso accidentalmente». Quando altri sanno ciò che ti piace tanto quanto te.
Anch’io ho visto un luogo andersoniano, di recente. A Colmar.

☀ In questi giorni cade l’anniversario della legge sul divorzio, cinquant’anni fa. Legge 1º dicembre 1970, n. 898 – “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. «Per quanto siano forti i sentimenti che uniscono un uomo e una donna, essi possono anche mutare», disse Nilde Iotti durante il dibattito parlamentare. Irriferibili le sconcezze di Fanfani di allora, schifose. Curioso che ancor oggi gli oppositori della legge e i difensori della famiglia siano per lo più divorziati. Come diceva Marx, «il matrimonio è la causa principale del divorzio». Groucho, ovviamente.
Alcune delle cose migliori sul divorzio le ho sentite dire da Nino Manfredi quattro anni dopo, quando fu indetto il referendum per l’abolizione della legge di cui sopra: «Perchè io sono a favore dell’indissolubilità del matrimonio riuscito e non di quello fallito». Qui il filmato.

◾ Non solo USA e URSS, non solo Astolfo, non solo Luciano di Samosata, non solo Galileo e il pastore di Leopardi, non solo il Qfwfq di Calvino, non solo Cyrano de Bergerac. Ora anche la Cina, con la sonda Chang’e 5. Che è attualmente in orbita lunare, ha rilasciato un modulo che mercoledì è sceso sulla Luna per prelevarne materiali da zone inesplorate e tornare poi sulla Terra. Dovesse avere successo, la cosa sancirebbe che anche la Cina è una potenza spaziale, entrando nel ristretto novero dei paesi che sono stati sulla Luna (due finora, tre se riesce). Già nel 2003, inviando un uomo nello spazio, aveva segnalato il proprio avanzamento tecnico nella direzione dell’esplorazione spaziale. Chang’e 5 è una divinità della mitologia cinese che vive sulla Luna, quindi è un po’ un ritorno a casa per lei.

Settimana, questa, fatta di anniversari e di tanto parlare per nulla in Italia. Fuori no, le cose paiono muoversi, soprattutto in USA, ovvio, e Cina.

dicembre? neve

Oggi nevica, come se il meteo seguisse il calendario gregoriano: appena cominciato dicembre, nevica. E in certi posti più che in altri la neve mette in evidenza le cose che solitamente si vedono meno.
È il caso, strepitoso, della reggia di Caserta e della vanvitelliana forma a violino che di solito non si coglie.

La strada che passa proprio davanti al portone della reggia è la via Appia, cosa che apprezzo.