Oggi e per tre giorni in alcuni cinema esce il documentario ‘Amazing Grace’.
Il documentario riguarda, abbastanza ovvio, Aretha Franklin e quel suo disco del 1972, con cui ritornò al gospel dal soul degli ultimi LP. In particolare, le riprese furono effettuate il 13 e il 14 gennaio 1972, le due sere in cui al Nuovo Tempio della Chiesa missionaria battista di Los Angeles la Franklin registrò tutti i pezzi. Le scene furono girate da Sidney Pollack, regista già allora di tutto rispetto. Da allora, il documentario non uscì mai per una ragione specifica: l’opposizione di Aretha Franklin. Che, vivaddio, voce in capitolo ne aveva e anche ragioni, evidentemente, anche se non le rese note se non nelle cause legali. Il desiderio di Franklin, dunque, che il film non uscisse e il fatto che il periodo di ‘Amazing Grace’, cioè quello dei canti di ispirazione religiosa dai quali la cantante proveniva, è il meno interessante per me, sono due ragioni più che sufficienti perché io non vada a vederlo. Molto più avvincente, ritengo, è il periodo in cui si dedicò con convinzione e passione alla difesa e all’affermazione dei diritti dei neri, lotta cui non si sottrasse mai. E alla musica, perdio. Per questo, ho seguito con più interesse la terza stagione di ‘Genius’, dedicata appunto ad Aretha Franklin e che ne dà un ritratto più strutturato e complesso. Amen, sorella. Dai, dammene un altro.
✘ Centosettanta, dico centosettanta audizioni: il presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari (Lega) ha dato parere favorevole a centosettanta audizioni, ovvero raccolta di pareri ritenuti rilevanti (seee) per l’approvazione o meno del Ddl Zan. Bene che vada, saranno quattro mesi di tempo solo per le audizioni. Tra cui, Platinette (sì, davvero), Movimento per la Vita, Alleanza Evangelica Italiana, Universitari per la Vita, ProVita e Famiglia, Ora et Labora in difesa della vita (non sto selezionando, sto andando in ordine). Solo ultracattolici e oltranzisti, gentaccia schifosa che pensa che i gay abbiano «la tendenza alla pedofilia». L’avevano detto che avrebbero perso tutto il tempo possibile. E io avevo detto: stronzi. E lo ridico.
☀☀☀ Alla fine di maggio è stato rilasciato dopo venticinque anni di carcere Giovanni Brusca, mafioso responsabile di molti omicidi, tra cui quello di Giovanni Falcone e di Giuseppe Di Matteo. «Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata» ha detto Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone. Io non posso aggiungere nulla, se non togliermi il cappello di fronte a tanta civiltà.
☠ «La storia di un cittadino normale, che è entrato nei palazzi del potere grazie al Movimento», dice Danilo Toninelli alla presentazione del suo libro, in uscita il primo giugno. Attenzione, però, perché anche solo leggere queste righe potrebbe essere pericoloso: prima ha cominciato «Mettendomi contro il sistema di potere più potente che abbiamo in Italia ho subito ogni sorta di denigrazione», poi «La semplice notizia della sua pubblicazione ha già scatenato il Sistema contro di me», per cui occhio. Loro. Nel frattempo, per essere sicuro di inchiappare il Sistema, ha pubblicato in autopubblicazione con Amazon. Dritto.
☀ Tre mosse per essere sinceri con sé stessi e ricominciare al meglio. Un articolo di Arthur C. Brooks, per The Atlantic.
☀ Laurence des Cars è la nuova direttrice del Louvre. Prima donna, ed è un bene. Proviene al di là della Senna, dal Musée d’Orsay.
✘ Due mesi fa me la prendevo con Franceschini e ITsArt. Il 31 maggio ha aperto, basta la registrazione, e il 2 giugno si festeggia la Repubblica con il concerto spettacolo «In questa storia che è la mia» di Claudio Baglioni. Ma sarebbe facile dare un’impressione sbagliata da parte mia, in realtà sulla carta paiono esserci anche contenuti più interessanti, il concerto del 3 giugno con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Maggio Musicale Fiorentino con «La forza del destino» di Giuseppe Verdi, il racconto musicale dalla Villa di Poppea a cura del Parco Archeologico di Pompei e così via. Mi registro, perdio, ed ecco la prima sorpresa: contenuti a pagamento, tra cui film belli ma bacucchi. O, se gratis, con pubblicità. Ovvero si noleggia, si hanno 28 giorni per vedere il contenuto e 48 ore dal momento del ‘play’. Niente di male, per carità, ma dubito che più di otto persone paghino 4,90 euro per vedere ‘Il pirata’ di Bellini o 2,90 per ‘Città Misteriose – Basilicata’, io la faccenda la vedo poco duratura. Magari sbaglio, me lo auguro, sarà che penso sempre che lo Stato potrebbe fare il brillante e offrire contenuti gratuiti per la crescita dei propri cittadini. E senza duplicare inutilmente le piattaforme.
☀☀☀ E c’è una nuova isola in un’altra città. Che può anche non piacere, non è quello il punto, piuttosto sono un bel po’ di pali per un parco galleggiante, diciamo, nell’Hudson, su un lato di Manhattan, un anfiteatro aperto sull’acqua, un palco, una piazza, verde qua e là. E 260 milioni di dollari di investimento. Ecco, voglio vivere anch’io in un posto in cui si fanno cose, specie per la piacevole fruizione delle persone.
✘ Ahah, è vabbè, sono io che son fastidioso, lo so. Ma fai un bello spot, metti insieme un sacco di scene memorabili, metti sotto una bella musica che conduce le emozioni dello spettatore, fai tutto per rilanciare il cinema, mettendo insieme tutta la filiera, tutto bene, dai che ci siamo, fai anche il bel raccontino e poi – tra tutte le bravissime che ci sono – lo fai narrare all’attrice meno capace del mondo di usare la voce tranne che per ‘mescippirculo‘? Eddai, perdio, io rabbrividisco ancora per Matrix o Shoot ‘Em Up, brrrr.
✘✘ Mario Vattani, nome di battaglia “Katanga”, è un fascista. Un passato da naziskin, amicizie e frequentazioni neofasciste, nel 1989 – secondo la testimonianza della vittima – avrebbe partecipato, insieme a 15 naziskin, al massacro di due ragazzi fuori dal cinema Capranica di Roma, uscendone prosciolto dopo aver pagato centinaia di milioni alle vittime, poi consigliere diplomatico di Alemanno, riuscì a far assumere all’Ama un altro dei quattro condannati per quel massacro, ora è stato nominato dal governo Draghi ambasciatore italiano a Singapore. Il Presidente Anpi Pagliarulo ha chiesto la rimozione di Vattani e, ovvio, io sto con lui. Via Vattani.
◼ Infine, qualche mio giudizio tronco e insindacabile: la reunion di Friends? Tremenda. I Måneskin? Ah, se il massimo del rock e della trasgressione che c’è sono loro, stamo freschi. Fatima? Uno dei posti più orrendi che io abbia mai visto. Salvini a Fatima? Impossibile a credersi una concentrazione tale di mostruosità. Simone Biles che fa il doppio carpiato Yurchenko? Inarrivabile per sempre, aggiornare l’elenco dei più grandi. Isabella De Bernardi? Meravigliosa, anche per un solo ruolo (attento fascio), spiace. Non male la conduttrice argentina che pensava che il William Shakespeare morto qualche giorno fa fosse quel William Shakespeare e lo ha detto al telegiornale. Ah, è morto il capitano Stubbing.
Lungotevere Aventino a Roma, oggi si inaugurava uno slarghetto stradale intitolato a Ciampi. Carlo Azeglio, purtroppo, non Piero. Presenti, dunque, i figli, Mattarella, Raggi, presidenti di Camera e Senato, si è fatta la cerimonia ma la targa non si è scoperta. Perché, motivazione ufficiale, «si è scheggiata nel montaggio».
Schegiata, se proprio. Un impiegato, un marmista, un montatore, questa è la sequenza minima dell’errore. Ma lasciateli lavorare.
I prossimi, il 12 e 13 luglio, il primo pieno e il secondo a metà. Si fa in tempo.
facciamo 'sta cosa
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