O l’arte di accomodarti. Senza tralasciare l’inglese, che non ci si nega nulla.
Non sono immuni nemmeno le amministrazioni, figuriamoci, che alla lingua carabinieresca aggiungono pure i refusi. Ma anche qui l’inglese, maledizione.
Peggio, decisamente peggio se il refuso lo si fa su materiale duro, che mica si scancella. E se poi dannazione è pure la lapide ai caduti, i partigiani, e i costi e il lavoro e il marmo che si fa? Si butta? Non credo.
Prima i nazisciiti e poi pure la data, mavaff.
Della commemorazione, dell’eccidio l’hai detto all’inizio.
Le istruzioni di un gioco per ragazzi (grazie signor F.):
Ora, è chiaro che la spinta all’adeguamento della lingua alle questioni di genere è, dev’essere nelle fasi di transizione, una forzatura. Come lo sono le quote rosa. Perché è necessario capiscano i più legnosi e riottosi, quelli che devono temere la multa per non avere comportamenti inappropriati. È altrettanto chiaro che siamo alle prese, qui in Italia, con la parte deteriore del ragionamento, ovvero quella che riguarda la forma e poco altro. Manca infatti del tutto il dibattito e il ragionamento approfondito, crudo e a volte violento che si sta svolgendo, invece, nei paesi anglosassoni da anni, dei quali gli aspetti formali sono solo l’ultima delle applicazioni. Per carità, qualcuno che si occupa della sostanza c’è anche qui, e una come Murgia l’abbiamo appena persa purtroppo, ma non basta. Per questo, se manca la sostanza non c’è ragionamento, assistiamo solo un’adesione cieca e ottusa che porta, appunto, tristemente agli asterischi e alle note senza senso del ridicolo. Perché, allora, ‘giocatore’ alla riga successiva passa via liscio? E ‘indicatore’? E ‘livello’?
Fallisce definitivamente la mia ultima iniziativa imprenditoriale: l’acquisizione della quadreria di Berlusconi.
Ecco il dettaglio del piano. Berlusconi, metti il viagra metti le pilloline, faticava a dormire negli ultimi anni. Insonne, chiamava telemarket – quella, non è per dire – e comprava quadri, un tanto al chilo. La spesa complessiva è stata circa di tre milioni di euro in cinque anni, equivalenti in proporzione a un piccolo acquisto incauto da parte di chiunque. Il punto è che con tale cifra ha acquistato venticinquemila, dico venticinquemila quadri. Facendo una rapida divisione, fa centoventi euro cadauno, i Tiziano costano di più. Ma soprattutto fa più di tredici quadri al giorno, natale e domeniche comprese. Belle crostone. Che, pure, da qualche parte vanno conservate, quindi avanti col capannone, il sistema di raffrescamento e così via. Non dubito dell’intenzione di Berlusconi di diventare «il più grande collezionista d’arte del mondo», l’espressione è ineccepibile. La storia non è nuova e ce la siamo risa parecchio, qui, ripensando a Berlusconi che chiamava, si addormentava al telefono, quelli gli vendevano ottanta croste alla volta, più che altro Staccolanana e Mutandari, hrrrrrr, esponenti del nascondismo, splendide vedute lombarde, risanando i conti di telemarket. Dopo la dipartita, io e il mio socio, il Dottor G., avevamo avuto l’idea di acquisire tutta la collezione a prezzo favorevole, sfruttando il desiderio della famiglia di liberarsi dei costi inutili, ottocentomila euro all’anno per il capannone, e di metter su una società di noleggio di sofisticate vedute lombarde per l’arredamento di tutte le pizzerie della Val Brembana, Camonica, Trompia e Sabbia. In affitto, a rotazione, per avere sempre vedute ed emozioni nuove. Avevamo anche una specie di nome o claim, «i quadri di Berlusconi», ovviamente equivoco quel che serve. Stavamo depositando i documenti per la società ed ecco la ferale notizia, Report l’altro giorno: infestati dai tarli e dato l’alto costo per venticinquemila di scorniciamento e ricorniciamento, la famiglia ha optato per la distruzione della pinacoteca, pare per via di fiamma. E a me tra l’altro manco fanno accendere il caminetto. Proveremo ora ad acquisirne una decina, salvandoli dalla distruzione, magari qualche Fragolari, il che sarebbe un gran colpo: «i quadri di Berlusconi» sopravvissuti, addirittura meglio degli NFT. E con quelli poi organizzare mostre temporanee nei musei locali del mondo, insieme a qualche sagace imitatore, montaggi video delle migliori barzellette, scarpe con le zeppe e colossei sporchi di sangue in vendita sul banchetto. Le grandi provocazioni nel mondo dell’arte.
Arrestato l’ex ufficiale cileno Pedro Barrientos, accusato dell’omicidio di Victor Jara. Barrientos si era trasferito negli Stati Uniti nel 1990, era accusato da tempo di aver torturato e ucciso Jara e altri dissidenti nei giorni tremendi dello Stadio Nazionale di Santiago ed era già stato condannato per questo. Altri otto ufficiali militari in pensione erano già stati condannati per la morte del cantautore. Un’occasione, un’altra, per rimettere su Te recuerdo Amanda, piangere la perdita e auspicare che perdano la chiave della cella di Barrientos.
Sarà più grave uccidere un cantante e un poeta? Come disse Moravia, ne nascono rari, quindi sì.
Meloni nell’ottobre 2022 affermava che il suo governo non avrebbe aumentato il debito pubblico perché i figli, il futuro, lo sviluppo e così via, e l’attuale finanziaria è praticamente tutta a debito, cioè andrà ad aggravare il debito pubblico di svariati miliardi, venti almeno direttamente e diosaquanti indirettamente. Salvini e Meloni, dopo aver pubblicamente insultato la legge Fornero e la Fornero stessa, minacciata al tempo dal primo, ora plaudono alla legge nella nota di aggiornamento al DEF e, non bastasse, stanno alzando la vituperata quota 103 a quota 104. Però Giorgetti, quello capace della Lega, dice che: «Non è una quota 104 piena». Certo.
Torna Tusk, Kaczynski a quel paese, il 75% degli aventi diritto ha deciso, viva i compagni polacchi, la fratellanza e l’amicizia tra i popoli, il sol dell’avvenire e avanti tutta con un bel piano quinquennale. Io parto prontamente per la Polacchia, ci andavo volentieri con gli orchi, figuriamoci ora.
Oggi si è smaltato un piccio… ma che dico? Sono forse pazzo? La colomba, la colomba della pace si è avvicinata a noi e ha lasciato un segno sul vetro del nostro uffici… chiesa, cappella, luogo sacro:
Sacra è la sindone della colomba della pace. Ed essa portava il messaggio, il primo messaggio. Venite e ascoltiamolo tutti con animo e cuore puro, veneriamo e offriamo. Offriamo. A breve saranno disponibili medagliette che riproducono la sacra immagine e piccoli doni votivi da portare ai vostri cari, portando loro il messaggio della santa colomba, in collaborazione con i nostri amici di Trevignano e la cara Gisella Cardia. Adoremus.
Essa è senz’altro la colomba che portò il messaggio al nostro amato Giovanni Paolo II, che lui accolse con evidente gioia e letizia nel cuore e nell’espressione del santo volto.
Per far sì che il messaggio della colomba della pace risuoni nei cuori dei giusti del mondo, accogliamo ogni partecipazione per la santa causa: Padre Franchini, IBAN IT 22 A 01234 56796 012388673001. Partecipate forte, fortissimo che se no la colomba vi becca la faccia, infedeli maledetti.
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