Bravo bravissimo Mattarella, per carità, e tutti a lodarne le sagge parole e gli argomenti, salvo poi fregarsene lasciando le concessioni balneari così come sono e considerarlo un vecchio rincoglionito quando ci sarà da prenderne il posto o discuterne qualche scelta. Come da tradizione, il discorso però di cui tenere davvero conto è quello parapresidenziale di Balasso.
La chimera, di Alice Rohrwacher, storia poetica, allegra e malinconica, di un gruppo di tombaroli in Tuscia negli anni Settanta e di un’umanità, noi, che scava buche, mastica e trafuga tutto, non ha passato se non per qualcuno, e che sa, solo alcuni però, prendersi una cura amorevole e sgangherata delle persone. Fin dal trailer durante Oppenheimer l’avevo puntato, ce l’ho fatta: film meraviglioso. Poche sale, solito paese del cavolo.
Il Monviso è la montagna ideale disegnata da un bambino, la luna è comunque la luna, Superga è una signora basilica in posizione invidiabile, Valerio Minato è un grande fotografo.
Trova la posizione, che è comunque una e una sola, l’allineamento, la stagione, la sera serena, l’ora giusta, il fuoco, il tempo e il diaframma e, come è successo a lui, passano sei anni. Un miracolo di convinzione e bravura, oltre alla foto. Assurdo che gli rompano le palle in rete e uno debba premunirsi facendosi un video per dimostrare che la foto l’ha scattata per davvero. Dalla totale credulità alla totale incredulità, tempi attuali, ma almeno non si perdano gentilezza e rispetto, su.
Passa un’ora tra la conferma ufficiale della nuova opera di Banksy a Peckham, tra Southampton Way e Commercial Way, che qualcuno zompa su, svita e se la porta via.
Ma di questi tempi è difficile farlo senza che qualcuno riprenda (c’è) o fotografi (ecco):
Passa poco e già in molti si divertono:
Un milione compra subito, affarone. Nel frattempo, Scotland Yard non sta con le mani in mano, prima arresta uno e poi un altro. Chissà che reato è, se lo è a monte anche quello dell’artista, il bello della street art. Vediamo che succede ora.
Alle 04:27 dell’oggi, per una certa ricorrente abitudine per quanto con piccole variazioni del sistema solare che ci circonda, viene l’inverno.
Anche in questo caso è questione di processioni e addizioni azimutali, allineamenti e disallineamenti, raggi solari radenti e meno radenti, non è che si sta qui a spiegar tutto, si vada a scuola. Di certo fa caldo che uno non direbbe, altroché. A ogni modo, buon inverno ai meritevoli, che son quelli che gridano l’antifascismo alla scala, e ciccia ai bruttoni, quelli che vanno ad Atreju tutti belli brutti e compatti. Vestitevi freddi o caldi, alla seconda.
E anche questa stagione è finita e la celebro con novantadue canzoni. Oddio, che ci sia molto da celebrare è una tesi tutta da dimostrare, che lo si possa fare comunque un altro discorso, che valga la pena sicuro. La cosa più rilevante che direi d’aver imparato in questa stagione è che si possano mangiare le punte delle banane senza pericolo, avendo appreso del pericolo stesso nel medesimo momento. I tre concerti di Natalie Merchant sono stati senz’altro il picco musicale dal vivo, anche se niente male Bud Spencer Blues Explosion, la scomparsa di McGowan il dispiacere. La compila sta qui.
Sei ore e rotti, il tempo esatto per andare dal teatro Politeama di Catanzaro a Montauro, passando per Squillace lido e assolutamente senza vedere la scogliera della Vasche di Cassiodoro, ci mancherebbe. A piedi, a piedi, che altro?
In un’Inghilterra distopica di un futuro non troppo lontano, le riserve di mezzi di produzione incominciano a scarseggiare. Le strade sono in balìa di criminali reazionari, contrastati da una speciale task force della polizia federale che combatte l’estraniazione nell’essenza del lavoro che non considera l’immediato rapporto tra il lavoratore (il lavoro) e la produzione. L’unica possibilità per questa umanità sperduta, preda dell’alienazione dell’autocoscienza che pone la cosalità, è lui:
In attesa del nuovo film con Di Caprio.
Psst, ragazzo? Lo vuoi un po’ di comunismo?
facciamo 'sta cosa
Questo sito utilizza dei cookies, anche di terze parti, ma non traccia niente di nessuno. Continuando la navigazione accetti la policy sui cookies. In caso contrario, è meglio se lasciamo perdere e ci vediamo nella vita reale. OccheiRifiutaCookies e privacy policy
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.