Quando negli anni Settanta Marshall McLuhan predisse la fine della carta stampata il gruppo editoriale La Presse Quotidienne Regionale che, invece, godeva di grande salute, rispose al massmediologo canadese pubblicando un’immagine di Gutenberg:
E, in effetti, finora ha avuto ragione lui, Gutenberg. Ma non è che McLuhan avesse proprio torto…
Che dire? Il giorno in cui vien proprio voglia di pubblicare un disco (anche se la cosa assurda è che il primo singolo è di novembre 2022…). Mia reazione agli ultimi quattro dischi dei Kaiser Chiefs: “oh no, cosa siete diventati?”. E poi lo capisco dopo un po’. Ma questo è easy.
Riporto da Anna Foa, Andare per i luoghi di confino:
«Una studentessa milanese non ancora diciottenne, di famiglia antifascista, fu arrestata e poi condannata a cinque anni di confino, nel 1941, per un tema scolastico in cui negava che Machiavelli, nel Principe, avesse prefigurato Mussolini. Fu anche cacciata da tutte le scuole del Regno e solo in seguito a un’amnistia poté, con una licenza dal paesino della Lucania in cui trascorreva la sua condanna, andare a Milano a sostenere gli esami di maturità».
Paghi duecentomila dollari per andare lassù, dove ormai ci sono stati bambini di otto anni, persone senza una gamba, non vedenti, ottantenni e ti incazzi perché c’è coda?
Comunque «Il potere logora chi non ce l’ha» non l’ha detto Andreotti, l’ha detto Talleyrand. Eddai. Andreotti pare abbia detto: “Un mio amico siciliano mi diceva che «il potere logora chi non ce l’ha»”, ed escludendo che Talleyrand fosse e amico di Andreotti e siciliano, ancora una volta è riuscito ad apparire più colto e brillante di quel poco che, in realtà, fosse.
Diciamo che per un qualche motivo qualcuno voglia comprare un tavolo, impiallacciatura di rovere mordente marrone, diciamo un MÖRBYLÅNGA. Tre immagini esemplificative. Un anno e mezzo fa era così:
Un anno fa, stesso tavolo medesimo medesimo (le due foto sono di shotsandvideos):
Ora, con la dicitura IKEA sul sito “Nuovo prezzo più basso”, falsoni (immagino bisognerebbe verificare le dimensioni):
Ora, detta strappata l’inflazione è che la stessa cosa costa di più. Qui ovviamente l’inflazione non basterebbe a spiegare un aumento così poderoso, il caso rientra nell’aumento dei prezzi generalizzato, dovuto senz’altro anche alle spese di reperimento e trasporto del legname nell’ultimo anno ma non solo. Il governo Meloni di questo dovrebbe rispondere, in qualche maniera, per questo aumento. O, perlomeno, dire qualcosa su come intenda affrontare la cosa, visto che non corrisponde un aumento delle retribuzioni, nemmeno paragonabile. Ma tant’è, però nel frattempo in Sardegna perde, così van le cose. Quindi: lo stesso tavolo costa il cinquanta per cento in più di un anno e mezzo fa – e francamente quasi settecento euro per un MÖRBYLÅNGA appaiono davvero esagerati -, non aumentando le entrate di solito i consumi si contraggono e quel che il produttore immaginava di guadagnare all’inizio poi ci perde più largamente. A quel punto, sono necessarie misure di governo che invitino ai consumi, bonus e sovvenzioni come questi anni ci hanno abituato, brutto costume, perché è chiaro da parecchio che il sistema è poco sostenibile. Se poi si pretende di sostenersi a un MÖRBYLÅNGA o a un Giorgetti, allora stamo messi proprio bbene.
Al culmine della prima guerra mondiale, due giovani soldati britannici, Schofield e Blake ricevono una missione apparentemente impossibile.
In una trincea un gruppo di soldati inglesi, guidati dal mentalmente provato Stanhope, attende il proprio destino.
Uhm. Entrambi inglesi, il primo Sam Mendes nel 2019, il secondo Saul Dibb nel 2017, impossibile che uno non conoscesse l’altro anche se quello che ha avuto più successo è il primo. Cioè il secondo. Cioè prima 1917 ma dopo 2019, uff. Che le locandine dei film si ripetano per genere non è mica una scoperta, devo averne scritto da qualche parte: queste due confermano in pieno, a meno che il grafico non sia lo stesso. Lazzarone.
Uh oh, ma ne ha fatta un’altra, allora.
Beh, certo, è seconda guerra questa, tutta un’altra cosa. Sciocco io.
facciamo 'sta cosa
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