sarebbe bellissimo alle elezioni europee
Ogni volta che vedo a tiro le elezioni europee mi pongo la stessa domanda: perché, visto che si tratta di europee, non mi è possibile votare un partito di un qualunque altro stato dell’Unione?
Rimango sempre senza risposta nonostante io la ritenga una buona domanda. In fondo, per fare una similitudine, è come se alle politiche mi obbligassero a votare soltanto candidati veneti o, che so, abruzzesi. Perché, dico io?
Proverei un piacere sottile a votare per i verdi tedeschi, veri duri, per i socialisti spagnoli, che andavan di moda, per i progressisti olandesi con le loro energie alternative, per i comunisti finlandesi, venuti su a vera vodka. O, più probabilmente, proverei un piacere molto meno sottile a NON votare i candidati italiani, che a Bruxelles ci vanno da ras del quartierino.
Potrei spingermi anche più in là: votare rifondaroli rumeni, comunisti estoni, visionari cechi, libertari macedoni, sarebbe meraviglioso; oppure oppure, e il cuore mi batte forte al solo pensiero, mi tengo a fatica, potrei finalmente, consapevolmente, felicemente esercitare, per una volta nella vita, una sola, il voto nella sua forma più estrema: il voto bulgaro.
Sarebbe bellissimo.