trivigante e la tregenda

Oggi Obama a Londra per il G20. A margine ma non troppo, visto che gli inglesi si abbeverano tuttora ai riti della formalità ufficiale, è ancora aperto il caso dei doni di Stato tra Gran Bretagna e Stati Uniti: infatti, all’insediamento di Obama Gordon Brown si presentò tutto galante con un calamaio inciso nel legno di una nave schiavista di metà Settecento, il che – immagino – stesse a richiamare anche le origini del padrone di casa. Cafoone.
Poco elegante, magari pacchiano, mi immagino l’oggetto come semplicemente orrendo, ma il casus belli non è il calamaio. Motivo del contendere è il regalo di Obama all’impettito Brown: un bel cofanetto di dieci dvd con i capolavori del cinema hollywoodiano.
Apriti cielo, ih ih.
Presumendo un paio di informazioni non date (Brown non ha nulla contro il cinema americano; nei dieci film non è stato incluso Un lupo mannaro americano a Londra, si spera), il caso dal punto di vista inglese suona così: ma come? noi, i migliori alleati di tutti, veniamo qui festosi con un oggettino che, ecco, farebbe sbavare un sacco di leziosi collezionisti e voi che fate? Ci rifilate una cagata presa al primo Wal-Mart sotto casa… Infatti il Guardian, al tempo, titolò: “Potevamo andare da Blockbuster”. Dio, che spasso. Non se la prenda, Brown, gli è che sono americani e questo nuovo, poi, si fa pure l’orto in casa, fa un po’ il neopauperista democratico…
Il cittadino medio, giustamente, non avrebbe dubbi e si piglierebbe al volo il cofanetto, che così almeno dieci sere son bell’e che sistemate; questo però non vale nel mondo delle relazioni diplomatiche: perché è il mondo dei regali tra Stati. Un mondo in cui domina l’invidia, il rancore, i soldi e la povertà, la nobilità d’animo e la passione. Ma, soprattutto, il gioco del righello.
Ed è naturale, per me, appassionarmici. Per questo motivo qui, con il tono un po’ da rieduchéscional ciànnel, a breve un post sul torbido mondo dei regali tra Stati.
Raccomandato ai regalatori di regali.