le prostitute e i pruriti di alcuni fondamentalisti religiosi
O di come la realtà sia sempre più complessa e sorprendente di quanto ci si aspetti.
La Russia ha attualmente uno dei più alti tassi di infezione da sifilide del mondo, a livello di alcuni paesi dell’Africa subsahariana. E lo stesso può dirsi per l’infezione da HIV, che in Russia ha uno dei tassi di crescita più sviluppati del pianeta: poiché la maggior parte delle infezioni hanno avuto luogo dal 1999 in poi, è chiaro che la diffusione non è che all’inizio.
La Russia, insieme all’ex blocco sovietico, è anche il maggior esportatore di prostitute al mondo, ucraine moldave ungheresi romene e slave, seconda solamente ad alcuni paesi africani. Il che, evidente, va di pari passo con la diffusione delle epidemie e l’abbassamento del tasso di fertilità nei paesi colpiti.
Domanda: qual è il paese al mondo che importa il maggior numero di prostitute russe e slave? Risposta: Israele. Esatto, proprio quel paese nel quale gli ultra-ortodossi dieci giorni fa hanno cancellato dalle fotografie del nuovo governo le immagini delle due donne ministro. In fondo, sono due aspetti del medesimo problema: più si stringono i cordoni della morale, più si umiliano le donne e più i pruriti, da sfogare lontano dagli occhi della famigliola perfetta, crescono. Domanda: quanti sono gli abitanti dello Stato di Israele e quanti di essi, presumibilmente, vanno a puttane? Risposta: poco più di sette milioni e, secondo Malarek, almeno un milione di essi in media ogni mese fa visita a una prostituta. Domanda: quante prostitute russe e slave vengono introdotte nel paese? Risposta: secondo un’apposita Commissione di inchiesta israeliana, tra le 3.000 e le 5.000 donne provenienti da paesi dell’Est vengono ogni anno introdotte clandestinamente e vendute come schiave all’industria della prostituzione. Vengono vendute tra gli 8.000 e i 10.000 dollari l’una, lavorano sette giorni su sette almeno quindici ore al giorno, dei 120 Nis (27 dollari) di media che guadagnano a rapporto, a loro ne resta un sesto (4,50 dollari). Domanda: quanti sono, presumibilmente, i bordelli in Israele? Risposta: essendo ovviamente illegali, e la prostituzione è vietata in ogni ambiente, si stima siano tra i trecento e i quattrocento; ma è una stima al ribasso: solo a Tel Aviv pare siano almeno 250. Domanda: chi c’è dietro la tratta delle schiave verso Israele? Risposta: principalmente la mafia russa, che si è introdotta nel paese grazie ai molti ebrei ortodossi russi che sono tornati in Israele e che da là gestiscono la tratta.
E ora, la domanda più interessante: come entrano le prostitute nel blindatissimo Stato di Israele? Risposta: via Egitto, attraverso il deserto condotte dai beduini egiziani, vengono poi consegnate, guarda te!, ad altri nella striscia di Gaza. Da lì, attraverso cunicoli, vengono introdotte in Israele. Ovvio, ovvio, ovvio, che chi controlla l’ultimo tratto della faccenda altri non sono che palestinesi.
Et voilà, a letto con il nemico, oltre che con le battone.
interessante si si
magari il sesso è un’arma di distruzione di massa