speciale europee pt. 6: uniti si vince
Sesta puntatona, ormai sfiancato, della parure delle liste candidate alle elezioni europee 2009 e meno due al giorno delle elezioni. Corsa contro il tempo e contro l’agonia dei sensi. Miei.
Apre oggi la morsa fiammeggiante del “Fronte dell’Uomo Qualunque”, che si richiama ovviamente all’UQ di Giannini, anno 1944. Se quello aveva, alla fin delle finite, posizioni liberali ma raccolse a sé una quantità invereconda di filo-fascisti, questo non è chiaro a che serva. E’ talmente qualunquista, questo, che non si è nemmeno preso la briga di indicare le circoscrizioni elettorali nelle quali si presenta.
Prosegue la lista “Mondo anziani” che, a stare al simbolo, ha più l’aria di “Mondo anziani appassionati delle frecce tricolori” che altro. Se vi piacciono gli aerei, siete anziani e non siete mai stati a Ramstein, allora è la vostra lista.
Terzo aggregatore, “Liberté, fraternité égalité”, che parte forte e rilancia – tutto nello stesso simbolo – la propria attività di recupero crediti (“recupero maltolto” e bel salvadanaio), la lotta per l’acqua gratuita, il contrasto ai provvedimenti di amnistia (non esattamente sulla notizia) e la battaglia per l’abolizione delle province. Da segnalare che solo un anno fa nel simbolo c’era anche la scritta “Yankee go home please”, che ancora turba le mie notti. Please.
Quarto assembramento di partiti e concetti, la lista “NO EURO – Lista del Grillo parlante” ha ovviamente il merito di, apparentemente, saper leggere. Merito tutt’altro che secondario, peraltro. Oppure nemmeno, hanno guardato un po’ di tv e hanno assimilato il concetto, teorico, di un comico genovese decisamente sopravvalutato.
Ma non finisce qui. Altre quattro aggregazioni di micro-particelle di sodio dannoso.
I consumatori di acqua, telefono ed elettricità si sono ritrovati, senza nulla dire ai consumatori di gas, e hanno fondato la lista “Partito Consumatori Italiani”, bella combriccola di squadernati senza scopo. Strano, piuttosto, che l’acronimo del partitino sia PCI, svirgolone inconsapevole.
Si ripresenta, ancora, la listona “Democrazia europea”, il cui slogan è: “Casta contro”. Se loro si ripresentano paro paro, io paro paro ri-posto il mio commentino di un anno fa: “Se il messaggio è, indovino, che siete contro la casta dei politici perché avete letto Stella, allora non si capisce tanto, l’ordine soggetto-verbo-predicato un suo senso – di solito – ce l’ha”.
Altrettanto selvaggio e ricco di emulazione è il “Partito della libertà”, che svia al singolare un concetto politicamente noto, aggiungendo di proprio il giallo sottostante e un sorrisetto tricolore che richiama uno smile e, contemporaneamente, l’amicizia simpatica che a destra pervade ogni singolo clone. Presenti anche alle ultime politiche, non si può dire che non siano perseveranti: quanto voti frutto di errore avranno raccolto? Malafede.
Ultimo giro per questa volta, il camioncino europeo lanciato verso Bruxelles del “Movimento autonomo autotrasportatori”, un sincero e imponente contributo politico da parte di uomini e camion. Il M.A.A.E. è forse, speriamo, un camion lanciato a bomba contro l’ingiustizia? Lecito dubitare, più probabile un agglomerato di Tirzan corporativi che tentano di portare alla piazzola ciò che si può.
Oddio oddio, dopo sei puntate (così dense di contenuto un grazie enorme è quanto meno dovuto.
Trovo impareggiabile l’applicazione del tuo chiaro e purissimo enciclopedismo illuminista a un campo, la politica, che illuminato ancora non lo sarà a lungo e che scomparirebbe se venissero applicate le regole elementari della scienza (osservazione, deduzione, sperimentazione, replicabilità…). Sei sempre (sempre più) fonte di arricchimento, anche se stavolta la resposnabilità dello spasso va divisa, 50e50, con gli (inconsapevoli?) presentatori di liste.
GRAZIE ENORME