nettaculi umani
Una signora romana che pare uscita da uno scontro tra un chirurgo malese e un Ape carico di lavabos ha scritto e cantato l’inno ufficiale per la candidatura di S.B. al Nobel per la pace. La canzone, ricca di pathos quanto un sarcopedonte che ha appena ingoiato un flipper, si intitola “La pace può” e ha il suo apogeo nel finale, con uno strepitoso: “Silvio grande grande è”, con tanto di voce tenorile marchettara. Per sentire il culmine dovete resistere fino alla fine del pezzo, che metto qui in comodo formato emmepitre (salva oggetto/destinazione…).
La signora, parente nientedimeno che di Giggi Zanazzo e già rea di alcune collaborazioni musicali con il suo padreterno personale, non è la sola mente coinvolta nel progetto, essendovici anche dei correi che hanno realizzato un sito internet allo scopo medesimo, dimostrando uno zelo pari a quello di un orsetto lavatore affetto da sindrome ossessiva.
E’ evidente che S.B. non vincerà l’ambito premio, norvegesi chiaviconi, ma avviso fin da ora che si corre il rischio di beccarsi canzone e video in tutti i cinema il 29 settembre, prima del film, giorno del genetliaco del fulcro vivente delle loro vite miserande. Per non correre alcun rischio, il 29 si vada in camporella a fare le maialate, al sicuro dalle presenze infestanti, e inneggiando al silenzio e ai grugniti, in caso.
Se poi vi capitasse di ascoltare la canzone per intero, eroi!, non fatevi sfuggire i vibranti versi sull’Abruzzo, che invocano tremenda vendetta mediante pubblica impalazione degli autori, con palo gigante di lava ricoperta di zucchero frizzante.
E sarebbe pena ben generosa a fronte della colpa.
Io mi accontento di leggere la Tregenda (sono tempi duri), perchè ci sono cose che noi umani facciamo fatica a sopportare. Così come martedì scorso non ho guardato (su Raitre) il cinegiornale di Vespa sul Duce che bonificava le paludi Veline.
L’ho letto anch’io oggi, in effetti all’impresa mancava solo l’inno. Posso autocitarmi? Ho scritto un post non troppo tempo fa, quando ho saputo dello strampalato progetto del Nobel, e mi ha risposto nientepopodimenoché Emanuele Verghini, il promotore dell’esilarante iniziativa:
http://sogliadiattenzione.wordpress.com/2009/05/14/mucchio-selvaggio/