yes men

yermen

Questa non è la storia di ignoti yesmen al servizio di perfide multinazionali, bensì la luminosa e meravigliosa storia degli Yes Men: una coppia di paladini della confusione, della disinformazione e dei colpi dati sotto la cintura. Ciò basta a farli diventare miei eroi foreva.
Come dice il nome, il loro obbiettivo è colpire le multinazionali e rendere ancor più evidenti gli scopi dei giganti del mercato (profitto a tutti i costi, obviusli) e per far ciò non lesinano sui mezzi: il colpo più leggendario fu un’intervista alla BBC nella quale uno dei due si finse portavoce della Dow Chemical e, in occasione del ventennale del disastro di Bhopal, dichiarò che l’azienda avrebbe venduto la Union Carbide, responsabile di tutta la faccenda, per finanziare il risarcimento alle vittime e la bonifica del territorio. Naturalmente la Dow Chemical smentì tutto nel giro di un paio d’ore ma era troppo tardi: in borsa avevano perso almeno due milioni di dollari. Qui un pezzetto del video. Che dire? Grandiosi.
Poi hanno fatto un sacco di altre cose, tra cui per esempio una pagina finta del New York Times in cui riportarono le notizie che avrebbero voluto leggere (da cui l’immagine in testa a questo post) e una del New York Post in cui, di recente, aprivano con “Siamo fottuti” in riferimento al vertice mondiale sul clima. Ma le idee sono tante, per fortuna.
Ora è uscito un documentario sulle azioni più significative, si intitola “The Yes men fix the world” e sarà presentato in anteprima sabato a Ferrara.
Per dirne un’altra, hanno fondato una compagnia, la SurvivaBall, che produce un vestito a forma di palla che ci salverà dai disastri climatici legati al surriscaldamento: la presentazione è serissima e una visita merita anche solo per guardare gli sponsors della compagnia.
Insomma, ironia per attacchi duri, cazzotti potenti, come piace a me: se loro-i-cattivoni giocano a colpire sotto la cintura, è probabile capiscano solo quello. E, quindi, giù botte. Bravi.

Nessun commento.

Lascia un commento

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*