stronzi all’opposizione
Tutti noi dotati di cervice evitiamo, chi più chi meno, di devastarci leggendo il giornale in modo troppo approfondito, di questi tempi. Questione di sopravvivenza, perché non è che si può versare carogna a secchi ogni giorno.
Però ogni tanto c’è un limite: per esempio, ieri. Premessa necessaria: a ogni manifestazione di piazza, più che sporadica devo dire, dell’opposizione Casini dice testuale: “l’opposizione si fa in parlamento”. D’accordo. Cioè no, ma vabbuò, posizione sua.
Ed ecco il fatto: ieri alla Camera erano al voto le pregiudizialità di incostituzionalità (ma che schifo di nome) al decreto demente per salvare le liste elettorali del centro-destra. Promotori? Vari, tra cui Michele Vietti, UDC. Buona cosa, una ghiotta occasione per segare finalmente l’ennesimo pasticcio di un pasticcio ancor più colossale, nel quale tutti hanno fatto la propria parte.
E invece no: le pregiudiziali non passano, e per pochissimi voti. Quindi, il decreto resta. Assenti? Casini, Cesa, tutto l’UDC e guarda un po’, pure Vietti. Quindici voti, decisivi in questo caso.
Ed ecco la domanda, mia: dove cazzo eravate, stronzi UDC, a fare opposizione, ieri? In piazza, stavolta? No, erano a fare campagna elettorale, come spiegano qui. Ma vaffanculo.
Detto che s’è incazzato pure F r a n c e s c h i n i , detto tutto.
Forse fuori luogo e forse no, riporto una illuminante frase di Ennio Flaiano.
«L’italiano è un tentativo della natura di smitizzare se stessa. Prendete il Polo Nord: è abbastanza serio, preso in sé. Un italiano al Polo Nord vi aggiunge subito qualcosa di comico, che prima non ci aveva colpito».
Né in piazza, né in Parlamento. Sicuramente erano in Stazione Centrale, a Milano. O meglio, non di persona, ma l’orrendo loro spot, quello del “Ricuciamo l’Italia” (vendendo lo spago un po’ di qua un po’ di là, aggiungerei). In mezz’ora di attesa del treno sarà passato, su tutti gli schermi in testa ai binari (un totale di almeno 18) con una frequenza, convulsivante per i soggetti più deboli, emetica per tutti gli altri (che non siano estremisti di Centro).