multiculturalismo all’Einstein
Stavolta copio io Repubblica.
Ecco la didascalia a corredo della foto qui a destra: Il liceo scientifico Einstein a Milano, ha deciso che in tutte le classi, accanto al crocifisso, debba essere appesa anche la foto del presidente della Repubblica. Ma i ragazzi di una terza hanno fatto di più: con l’approvazione degli insegnanti, hanno esposto sopra alla lavagna anche simboli del credo islamico, ebraico, induista e buddista. “Trovo che l’iniziativa dei ragazzi andrebbe imitata in tutte le classi – dice una professoressa – nella scuola studiano ragazzi di molte religioni ed è giusto che anche la loro fede sia rappresentata”.
Da notare che Garibaldi (laicone) non viene citato dal redattore.
Ma, soprattutto, non viene citato il pupazzo di neve, il mio nuovo idolo religioso.
Oooh, grande Pupazzo, indicami la via e io porterò il tuo nome, o Pupazzodineve, nelle contrade in cui non ti conoscono, e se anche prenderò le bastonate, o Pupazzo, io non ti rinnegherò mai. Lode al Pupazzo! Viva il Pupazzo. Posso nominare il tuo nome, vero?
(Questo è genio, puro).
Concordo, caro T.: è genio.
Una cosa simile fu fatta nella mia classe ai Geometri del paesino in Canadà. Mettere su Pupazzo di Neve sarebbe stato scontato, vivendoci immersi per 150 giorni l’anno. Così avevamo sostituito il crocifisso con un Batman delle stesse dimensioni, a braccia aperte (no no, stava volando. Ma ok, poteva essere scambiato per uno crocifisso).
Il mitico preside Bongiovanni (ex sindaco e comunista) quando lo vide sorrise con affetto e non disse quasi niente.
Ma per rispetto verso i compagni fedeli a Superman (niciani destrorsi!) dovemmo desistere e ripristinare il precedente supereroe.
Vedo con dispiacere che sulla lavagna manca Quelo, ma Pupazzodineve mi sembra destinato a soppiantarlo degnamente. Gli adoratori di Pupazzodineve siamo già legione (ma d’estate che facciamo?)