corpo che porta pesante carico

In previsione millenaria, Hitler (Führer und Reichskanzler) cominciò a vagheggiare un completo rifacimento di Berlino in chiave di capitale del mondo (Welthauptstadt), così fu che chiamò il suo architetto di fiducia, Speer, e gli disse: “mi raccomando, grande” (große).
Non c’era bisogno, Speer era il teorizzatore delle rovine titaniche visibili per millenni e millenni, le cose le costruiva grandi anche da solo senza spinta. Si mise al tecnigrafo e progettò, come è noto, lo stadione (Olympiastadion), poi costruito, l’allargamento della Charlottenburger Chaussee (Charlottenburger Chaussee) con la colonna della Vittoria (Siegessäule), fatto, una nuova immensa cancelleria (große, große) e, non pago, un’altra nuova cancelleria ancor più grande (große, große, große); progettò poi il salone del popolo (Volkshalle), uno smambrone che avrebbe dovuto avere una cupola große sei volte quella di San Pietro, e un arco di trionfo che avrebbe dovuto avere un arco talmente alto da contenere comodamente l’arco di trionfo parigino (große triumphbogen). Il tutto per adeguare il tono al tono, la capitale all’impero.

Non andò così, è noto, perché i materiali e la manodopera servirono per la guerra (weltkrieg) e poi le cose andarono in vacca (huregehen) come si sa.
C’erano, in realtà, anche alcuni motivi di non secondaria importanza che ostacolavano i millenari piani del duo: il terreno paludoso di Berlino, infatti, cospirava contro la grandeur nazista (Erhabenheit) e aveva deciso di non reggere grandi pesi (schwergewicht). Hitler voleva mandare l’esercito (wehrmacht) contro il terreno paludoso, per fargli capire chi comandasse, ma Speer lo riportò a più miti consigli (gutenargumentierend).
Fu così che furono adottate le seguenti soluzioni: il terreno ribelle fu fecondato con vigoroso seme maschile ariano per conferirgli durezza e resistenza (samenzellendauerfestigkeit o spermendauerfestigkeit); Speer fu fatto sdraiare nel fango per alcuni mesi (Speerabgestellt) per convincere il particolato a non rompere le palle (ballbrechen); fu promulgata una legge che costringeva i terreni paludosi a espatriare (rausaktstronkzt); si pensò di spostare Berlino a Monaco (BerlinoobenMunchenkonstruiren); e, infine, si propose di costruire una Germania di cemento su cui far poggiare la Nuova Germania (NeueDeutschlandobenDeutschlandzement). Niente di tutto ciò ebbe successo.

Fu così che i due brillanti cervelli (brillantgehirn) decisero di fare una prova, per vedere quanto fosse bastardo il terreno: fecero costruire un cilindrone di cemento davvero pesante (großegroßegroßezylinderzement) e lo piazzarono in luogo adatto, per capire effettivamente come stessero le cose. Il cilindrone, realmente il Schwerbelastungskörper, ossia il corpo che porta pesante carico (mai un articolo i tedescoidi), nei tre anni di test avrebbe dovuto sprofondare al massimo 6,35 centimetri (6,35 zentimetern). Invece, il vigliacco sprofondò di più di 17 (17,78 zentimetern) dimostrando che era praticamente impossibile costruire su quel terreno non ariano. Hitler fu molto dispiaciuto (kazzfankulen), Speer per poco non fu mandato a far compagnia al terreno per sempre (forevatot) e tutta la faccenda fu lasciata lì, niente Welthauptstadt.

La cosa rimase lì a tal punto che il cilindrone grosso grosso è ancora lì che fa bella mostra di sé in General-Pape-Straße/Loewenhardtdamm, come da dimostrazione:

Un altro contributo importante contro la dittatura nazista. Grazie, terreno berlinese, grazie cilindrone, anche a voi dobbiamo una parte di libertà.

  • Lug 3rd, 2010 at 10:42 | #1

    Große große große post kwesto di Otto Triviganten (mi sento molto sturmtruppen in kwesto momenten).

    Sorgenschwelle (a caso…)

  • siu
    Lug 3rd, 2010 at 14:33 | #2

    “Hitler fu molto dispiaciuto (kazzfankulen),” sarebbe come dire che il “großegroßegroßezylinderzement” si rivelò per lui un kazzinkulen, scusate il latinismo…
    Doverosi großegroßegroßegruesseundkuesse, grandissimi saluti e baci, mein Freund der Zylinder!

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