9 agosto 1944: il calendario della memoria civile
A Roasio (Vercelli) in tre diverse rappresaglie condotte per la morte di due sottufficiali tedeschi, vengono fucilate o impiccate diciassette persone.
A Cavi di Musigliano di Cascina e San Rossore (Pisa) vengono trucidati a colpi di mitra tredici civili, di cui otto donne.
Fare imboscate per ammazzare dei soldati nemici e poi scappare lasciando l’inerme popolazione in balia della già annunciata rappresaglia è quanto di più vile sia successo nell’ultimo conflitto mondiale. nessuna propaganda potrà mai nascondere simili misfatti!
Fare propaganda per dei referendum nella stessa pagina è l’estrema umiliazione che potevate dare alle povere vittime. Vergognatevi!
(riguardo all’acqua ero perfettamente d’accordo, ora non andrei a votare questi referendum nemmeno se per rappresaglia mi fucilassero. Rivergognatevi!!!).
Eccone un altro che fa confusione: invece di prendervela con i tedeschi occupanti che la rappresaglia la mettevano in pratica, ve la prendete con i partigiani che combattevano. Punto di vista a dir poco obliquo: infatti, è la rappresaglia ad essere considerata un crimine di guerra, non le azioni. Ricordatevelo. L’azione è all’interno della logica di guerra ed è rivolta ai soldati, la rappresaglia ai civili ed è indiscriminata. Una bella differenza.
Che cosa c’entri, poi, la questione referenda (è il plurale) è un vero mistero: quella sopra si chiama ‘testata’ e resta fissa, mentre i contenuti cambiano, funzionano così i blog.
Se, poi, basta questo accostamento per farti cambiare idea sui referenda (è sempre il plurale) e sul tuo diritto ad accedere all’acqua, allora stiamo messi davvero male. Stai rinunciando a un tuo diritto, anzi due: votare e accedere all’acqua garantita. Bel colpo.