posti interessanti dove espatriare/1

Fedele alla mia funzione di servizio, vorrei proporre qui alcune soluzioni concrete al desiderio di espatrio che ci piglia, quasi tutti, alla lettura di frasi come questa:

«La sua volontà percepita di porre gli interessi personali prima di quelli dello Stato, la sua preferenza per soluzioni a breve termine invece che per investimenti di lunga durata, il suo frequente uso di istituzioni e risorse pubbliche per conquistare vantaggi elettorali sui suoi avversari politici hanno danneggiato l’immagine dell’Italia in Europa e hanno creato un tono disgraziatamente comico alla reputazione italiana in molti settori del governo statunitense»

Sono parole di Ronald Spogli, ambasciatore americano a Roma e il soggetto è evidente.

L’espatrio, dicevo, è una soluzione. E non necessariamente drammatica o disperata. L’espatrio può essere bello, divertente infinamai, ricco di soddisfazioni e di certezze se la meta scelta è quella giusta. Basta saperlo.
Eccomi, dunque, per proporvi la soluzione di oggi, nonché una delle migliori: la Mordovia.
La ridente repubblica mordoviana si colloca a un paio di fusi orari da qui, con evidente vantaggio del transfuga, e (attenzione, momento epico: che meraviglia quando si faceva geografia alle elementari) la capitale è Saransk, e il paese confina a nord con la Russia e Nižnyj Novgorod, a est con la Ciuvascia e l’oblast’ di Uljanovsk, a sud con l’oblast’ di Penza e a ovest con l’oblast’ di Rjazan. Essa produce principalmente legname, torba e acque minerali, oltre a una poderosa industria meccanica di solida tradizione sovietica. La popolazione complessiva (i mordvini) è poco meno di un milione e, ri-attenzione!, l’età media è circa 38 anni e c’è un uomo ogni donna virgola centosettantacinque, per chi fosse interessato. Mica male.

E ora dieci notizie importanti sul paese:

  1. la Mordovia non va confusa con Mordor, la comunità scientifica ha escluso con certezza ogni tipo di legame;
  2. la Mordovia ha centoquattordici fiumi e quasi cinquecento laghi, ma da essi non estraggono l’acqua minerale;
  3. in Mordovia fa freddo quando fa -11 gradi e fa caldo quando ce ne sono 19 sopra lo zero;
  4. la Mordovia ha uno dei più grandi giacimenti al mondo di diatomite;
  5. con la diatomite si fa o la dinamite o ci si lavano i piatti;
  6. il presidente della Repubblica della Mordovia è Nikolai Merkushkin il quale è presidente dal 1995, il che è comunque un anno di meno della ragione per cui state espatriando;
  7. se avete desiderio di imparare, potete frequentare l’Università Statale Mordovina e l’Istituto Pedagogico Statale Mordovino, senza dimenticare il bel museo di “Studi Regionali della Repubblica Mordovina Unita”;
  8. la Mordovia non morde;
  9. l’alfabeto mordoviano è in cirillico ma sui francobolli le scritte sono in alfabeto latino, con conseguente mia e vostra soddisfazione;
  10. le due lingue di ceppo mordvino sono l’ersiano e il mocscia: la seconda non richiede rotacismo nella pronunzia.

Per raggiungere la nostra nuova patria, il modo migliore è la Mordovia Airlines, che ha anche degli aerei piuttosto tondi.
Dato molto interessante, infine, per noi italiani crudelmente ammassati è che la densità è di trentaquattro persone per chilometro quadrato. Non è record ma avrete i trentamila metri quadri che vi spettano, senza nessuno intorno. Davvero eccitante.

Io parto domani, per chi volesse ogni giovedì sera sono al bar in piazza a Krasnoslobodsk e avrò un garofano rosso al bavero e un cappello a forma di pesce. Vi aspetto.

  • Feb 19th, 2011 at 01:33 | #1

    Ma sul tabellone del Risiko non c’era!!!

  • Feb 20th, 2011 at 17:55 | #2

    Al limite con la diatomite i piatti si possono anche far saltare in aria, se proprio uno non ha voglia di lavarli. Sto facendo le valigie: densità, età media, donne per uomo, etc. unite all’incipiente carnevale veneziano mi rendono disponibile a qualsiasi trasferta. L’unico dubbio mi viene dalla serie filatelica dedicata ai cani, segno inequivocabile di rincoglionimento. Ma tanto vale rischiare, ci vediamo al bar della piazza quella là, avrò all’occhiello un girasole e un berrettino con l’elica al centro.

  • Feb 20th, 2011 at 19:18 | #3

    Io sono già qua, e aspetto di avvistare uno vestito da gonfiatore di palloncini (tra parentesi, s|a, perchè non metti un grande cappello di velluto multicolore? già sai che allegria che fa, a carnevale).
    Faccio solo notare che collezionare francobolli è ancor meno creativo che disegnarli. Secondo me ecco cosa succede nella Grande Stanza dei Bottoni Filatelici (citando chi-s|ai-tu):
    – capo ha visto che bene che è andata la serie sugli animali in via d’estinzione senza pelliccia?
    – E quella sugli scimpanzé che giocano a carte? Si sono bevuti anche quella!
    – Capo, capo, facciamone una ancora più assurda, “per celebrare la grandezza della Mordovia”, facciamo una serie sui cani bassotti tristi!
    – ing. Ulianovsk, ma lei è un genio, solo così ci scopriranno, e sarebbe anche ora, perchè questa non se la berranno mai!
    Il seguito insegna che aveva torto (e un aspetto piacevole del luogo è che non ci sono abbastanza diatomee in Mordovia per produrre un Gasparri).

  • Feb 20th, 2011 at 19:41 | #4

    Gnappolo, se il ministro-amico-dei-cani Brambilla Maria Vittoria scopre la serie filatelica di cui sopra, siamo fottuti, i nostri giorni felici in Mordovia sono finiti! (trivigante, prepara la fuga, un piano b, qualcosa, oppure non ci resta che comprarli tutti e farli sparire, sperando che passino al regno minerale, ai muschi o ai licheni)

  • siu
    Feb 20th, 2011 at 20:19 | #5

    Troppo allettante, vengo anch’iooo. Allora ci si vede lì al bar, sulla piazza… K. Avrò in testa mutandoni di lana (pronta a infilarmeli in caso di -11), e molti occhielli forniti di scolorine e bianchetti da passare sui cani filatelici. Che se poi la Brambilla dovesse malauguratamente precederci, non facciamo altro che cacciarla in lavastoviglie con tanta diatomite. E poi ce la godiamo cantando Vittoria tanto in ersiano che in mocscia.

  • trivigante
    Feb 22nd, 2011 at 08:18 | #6

    Evabbè, ma se espatriamo con naso, baffi e cappello finto e poi MVB, la suprema regina del Pesce Surgelato, ci viene a dar fastidio anche là, direi che la cosa va ristudiata e fatta più segretamente. Per esempio, ci mettiamo tutti d’accordo di andare qui e poi, nel segreto, andiamo lì, senza dirlo in giro. Usiamo, dunque, i bolli mordoviani come esca: durante la realizzazione dei francobolli i cani, cara MVB, sono stati maltrattati. E di molto. Bisogna fare qualcosa. Accorra, su.
    (Io nel frattempo elaboro il piano B, mi raccomando: acqua in bocca).

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