posti interessanti dove espatriare/2

Proseguendo la feconda attività della guida ai “Posti interessanti in cui espatriare“, un’altra alternativa alla permanenza in questo paese, alla vigilia dell’ennesimo processo tramutato in classe elementare.
Perché l’espatrio, l’esilio volontario, l’uscita cosciente possono essere non solo una fuga dal ridicolo bensì un’avventura verso luoghi ignoti e ricchi di piacevolezze, soddisfazione a grappoli dove meno uno se l’aspetta, rigogliose scoperte di modi di vita appassionanti.
Se la vita in Mordovia, per un qualche motivo, non vi ha soddisfatto, un altro posto felice in cui ricominciare è certamente questo: la Buriazia.

La Repubblica di Buriazia è bagnata dalle feconde sponde del lago Baikal, sta a nove fusi orari di distanza andando verso Venezia e confina a nord con Irkutsk, Čita a sud/est, Tuva a est e con la Mongolia a sud-sudest. La felice Repubblica produce grano, patate, legna, tutti ingredienti con i quali si può fare un ottimo pasticcio di patate, e non bastasse anche pelli, tessili e – se vi piace disegnare – anche grafite. Più che sufficiente per una vita ricca e felice. Ma aggiungo anche la pesca, la caccia e la metallurgia, che è un’attività nobile che fa di un uomo un uomo.
I Buriati, gente socievole e dedita invero alla vita all’aria aperta, sono poco meno di un milione e saranno di certo molto cordiali con coloro che decideranno di vivere tra loro, come può certamente testimoniare la festosa immagine qui accanto. E poi saranno particolarmente lieti quando spremerete un’arancia sui loro cappelletti, indossati allo scopo.

Ecco ora dieci fatti sulla Buriazia per convincervi della bontà della scelta:

  1. la Buriazia è del tutto priva di venti impetuosi come la Bora, per cui non c’è buriana;
  2. la Buriazia ha un buffo simbolo con un sole, una fiamma e un bel sorriso, tutti gialli;
  3. in Buriazia c’è moltissimo tungsteno, per cui se avete nostaglia delle vecchie lampadine è il posto giusto;
  4. gennaio è il mese più spassoso in Buriazia, perché la temperatura media di meno ventidue gradi sotto lo zero aumenta l’allegria paesana;
  5. se siete seguaci del buddhismo tibetano, dello sciamanesimo o siete cristiani ortodossi, troverete tanti sodali e correligiosi che vi offriranno sempre un posto alla propria tavola;
  6. frequentando i locali circoli delle bocce potrete imparare a distinguere un bugalato da un khora, un ekhiriti da un khongodor, e persino conoscere alcuni oirati, o mongoli halh o magari addirittura anche gli evenchi;
  7. recandovi a Severobajkal’sk potete prendere la ferrovia Bajkal-Amur (BAM) con la quale potete favorevolmente raggiungere tanto Tajšet che Sovetskaja Gavan’;
  8. nel lago Baikal ci sono un sacco di crostacei, e ho detto tutto;
  9. la densità della popolazione è strepitosa, addirittura di gran lunga inferiore alla già pur gradevole Mordovia: se comprate un appezzamento di un chilometro quadrato vi troverete, oltre a voi, in compagnia di una persona virgola otto;
  10. il numero catastale della Buriazia è 03.

Ricordate, domani comincia il processo al puttaniere e tra meno di un mese saremo immersi nei resoconti delle elezioni del Minnesota per un anno, per cui io raccomando la Buriazia, con tutto il cuore.
Io sto partendo ora, per chi volesse ci si vede al circolo scacchistico di Ulan-Ude il giovedì sera. Io sono quello con la giacca di corteccia e la cravatta con i titoli di giornale. E chi resta, se la goda.

  • sanfello
    Apr 5th, 2011 at 22:47 | #1

    Domani stesso mi informo in un’agenzia viaggi

  • Apr 6th, 2011 at 09:48 | #2

    Strepitoso, ho capottato varie volte. Ma la Čita esiste davvero allora. Se la Mordovia era già allettante, la Buriazia è imperdibile:
    – i crostacei del lago Baikal non mi faranno sentire nostalgia di casa
    – una persona virgola otto per chilometro quadro è un paradiso
    – il pasticcio di grano, patate e legna lo adoro
    – ma soprattutto, questo è stato decisivo a far decidere la mia immediata partenza, il poter favorevolmente raggiungere tanto Tajšet che Sovetskaja Gavan’
    Vado a finire la valigia (peccato che il mese migliore sia passato, uffa). Mi riconoscerai dal minipimer portato con nonscialans in testa, affinché i buriazi mi vedano subito come uno di loro.

  • Apr 6th, 2011 at 09:54 | #3

    (cappottato, con due pi, perdón)

  • siu
    Apr 6th, 2011 at 13:04 | #4

    Certo che a frequentare Trivigante ne impari di cose… Fino a ieri, per dire, sentendo “Buriazia” avrei giurato trattarsi di un’espressione ingiuriosa, tipo “quella buriazia di tua sorella..!” E invece oggi eccomi qua a chiedervi: dov’è che si fanno i biglietti? Perchè sarò dei vostri senz’altro, che c’ho giusto un po’ d’arance di quelle che, mah sì… mi sono lasciata tentare e invece ormai sono buone solo da spremuta. Non facessi in tempo a beccarvi tra le scacchiere di Ulan-Ude, che giovedì mi è già domani, cosa ne dite se facciamo sabato mattina alla stazione di Severobajkal’sk? Mi riconoscerete dalla gonna di marmotta e dall’espressione un po’ così 🙁 ma non preoccupatevi, è solo astinenza da bora, poi nel giro di qualche giorno mi adatto.

  • Apr 6th, 2011 at 19:11 | #5

    Trivigante posta e tutto il mondo ne parla.
    Entro dal macellaio e un signore con il cappello che non pareva voler comrpare nulla stava dicendo: “…ma te, diobò, perchè non ti metti a posto!? Trovi una bella buriazza, ti sposi, e metti su famiglia, sorbole!”
    Il tipico ristoratore non bolognese (trasteverino doc) stava rispondendo a due promotori della libbertà: “Ma voi artri, ‘ndove venevolete annà? a Roma, e Arcore? che siete seri? ‘Ndo credete de trovalla, la fortuna vostra, a Villa Certosa? None, dovete fà come me e mi fijo, che se n’annamo ‘n Buriazzia! Sole, lago, crostacci, belle fijole buriazzine discrete e benvestite, e tanta, ttanta pace…”

  • Apr 6th, 2011 at 19:15 | #6

    I cappelletti spremiagrumi, la giacca di corteccia, il minipimer che fa appartenenza e la gonna di marmotta! Mi avete risollevato il morale!!
    (anche se i vicini del piano di sopra mi hanno buttato ancora le briciole sul terrazzino. E questa è la frustrazione meno importante per oggi.).

  • siu
    Apr 6th, 2011 at 20:12 | #7

    Coraggio, Elena… Io al piano terra ho la cucina di un ristorante che esala odore di griglia tutte le sere, più una palestra che mi martella musica (eufemismo) direttamente nelle ossa; ma da quando sogno la Buriazia ad occhi aperti tutto mi fa un baffo… Dài, due spremilimoni per paraorecchie e un bel paio di polacchine in radica, e vieni anche tu!

  • trivigante
    Apr 8th, 2011 at 07:11 | #8

    Se la Buriazia non fosse un paese così meraviglioso, avrei detto che dai vostri commenti traspare una gran voglia di andarsene.
    Ma no, ma no, che vado a pensare. Sono le strepitose attrattive buriate che fanno la magia, chi potrebbe resistere?

    Amici, grazie: la riunione di ieri sera al circolo scacchistico è stata bellissima, ed è stato altrettanto bellissimissimo che fossimo così numerosissimi. Supér.

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