munuocchin’ uorldbag men: chiaravalle
Proseguono le imprese dell’uomo che tenta di fare moonwalking nel mondo sempre con la stessa borsa (munuocchin’ uorldbag men) e su superfici diverse: introdottosi furtivo là dove la preghiera regna sovrana (C. della Colomba, non l’altra) non ha potuto fare a meno di danzare, poiché danzare è pregare tre volte.
Che qualcuno abbia pietà di noi. Ma non di lui, che deve ricevere solo gioia e compartecipazione, oltre che – naturalmente – danze. Grazie, ancora una volta, m.u.m. Uilaviu. E notare la campanella finale che scandisce le fasi della giornata, ossia la fine del periodo della danza quotidiana.
m.u.m. intemerato, ora pro nobis
m.u.m. immacolato, ora pro nobis
m.u.m. dinoccolato, ora pro nobis
raccomanda la nostra anima alla borsa tua gloriosa
e moonwalka per noi
nei secoli dei secoli
dling dling dling…
Egli è semplicemente bellissimo e ci porta alla scoperta dei luoghi più affascinanti del nostro e di altri Paesi. Frequentati (luoghi) da figure a loro volta bellissime.
Egli è semplicemente bravissimo nella danza.
Egli è semplicemente irresistibile, e io voglio farlo mio.
La rarefazione di questa performance tocca vette metafisiche dechirichiane (mi sento Battiato). Ormai il m.u.m. agisce in levare, cosciente che così significa di più, e (sarà questo il suo nuovo legato a tutti noi? chissà…) stupisce un mondo schiavo dell’immanenza con un appello alla trascendenza.