ma in che anno siamo?
A forza di ripeterle, chissà mai che le cose si facciano da sole.
Siamo il paese più ripetitivo del mondo, vien da farsi cadere (pardon) le balle.
A questo proposito: una crisi economica piuttosto dura, i conti pubblici in situazione disastrosa, un governo tecnico guidato da una personalità esterna in carica per un anno con l’incarico di tagliare e risanare, un fastidio largamente diffuso per la corruzione dilagante, la magistratura che procede ad arresti con scadenza quotidiana, episodi miserabili di ladreria e così via.
E sto parlando del 1993.