27 aprile 1945: il calendario della memoria civile
A Rodengo Saiano (Brescia) militi delle SS italiane fucilano sei giovani catturati per il paese; poco dopo, fucilano anche il segretario comunale di Saiano e altri due civili rastrellati.
A Giazza (Verona) il sacerdote del paese cerca di parlare con i responsabili di una colonna di paracadutisti in fuga verso il Brennero per evitare scontri in paese; viene catturato e fucilato dopo sette ore di marcia ad Ala (Trento).
A Castelfranco Veneto (Treviso) tre civili vengono impiccati dai tedeschi in ritirata.
A Boves (Cuneo) tre civili vengono fucilati dai tedeschi in ritirata, in località Chiesa Vecchia.
A Ostiglia (Mantova) i tedeschi in ritirata fucilano un civile presso il Santuario della Comuna.
A Vicoforte Mondovì (Cuneo) un meccanico e i suoi quattro familiari vengono uccisi a raffiche di mitra dalla divisione tedesca Brandenburg in ritirata.
A Cervignano del Friuli (Udine) dopo uno scontro con i partigiani una colonna di SS proveniente da Grado rastrella ventidue civili e li fucila.
A Castello di Godego (Treviso) ottanta civili sono massacrati dai tedeschi in fuga per rappresaglia.
A Galliera Veneta (Treviso) il parroco don Fausto Callegari viene ucciso dai tedeschi in ritirata mentre cerca di portare conforto a due partigiani feriti.
A Pedescala (Vicenza) paracadutisti tedeschi e italiani con le uniformi delle SS irrompono in paese bruciando case e uccidendo sessantaquattro civili; altri diciannove uomini sono uccisi nelle frazioni di Forni e Settecà.
A Grugliasco (Torino) reparti del LXXV corpo d’armata tedesco, attaccati dai partigiani durante la ritirata, rastrellano e fucilano sessantasei civili catturati a Grugliasco e a Collegno.