nostalgissima canaglissima
A GùgolMappse non si rendono conto delle implicazioni di ciò che fanno.
Fotografare tutto l’orbe terracqueo e congelarlo a un dato punto del tempo comporta conseguenze del tutto imprevedibili: è possibile, infatti, che si sia stati immortalati a propria insaputa (per esempio, se non sbaglio, grandesacchetto tempo fa mi si mostrava esposto in pubblica via agli sguardi dell’universo), e magari la cosa non è del tutto gradita, oppure è possibile che sia stato fotografato un incidente, un furto, un’apparizione aliena, un supereroe urbano di passaggio, un coito occasionale e fugace, insomma roba così. Oppure, ancora, è possibile che sia stata fotografata una cosa che non esiste più.
E’ il mio caso, mannaggia: scorrendo qua e là il mio amico mr. C. mi ha segnalato che in un tal luogo esiste un’immagine di ciò che era e non è più. La mia bicicletta, che mi fu sottratta da un tizio che-se-lo-trovo-gli-mangio-la-mamma e che fa ancora bella mostra di sé là dove era solita essere e dove la vidi per l’ultima volta. La nostalgia si fa largo, sono corso giù a vedere ma non c’è, essa ormai esiste solo in Gùgol, in una specie di rappresentazione del mondo che non corrisponde alla realtà ma a un attimo della realtà, casuale e irripetibile. Maledizione.
Ma il fraintendimento, in effetti, è facile: io che corro giù a cercare la bici, speranzoso avendola rivista al suo posto, oppure il babbo di trivigante che qualche tempo fa – per qualche breve istante e più che comprensibilmente – prese a controllare GùgolMappse con una certa frequenza per verificare variazioni, avendolo scambiato per una telecamera puntata. Non è così, non è la realtà e ogni foto è un passato diverso, il che comporta non poche implicazioni.
Ma pensa se Gùgol me lo recensisse Roland Barthes…
A ogni modo, l’immagine è questa e c’è anche la signora dalle gambe davvero strane:
Oh, nooo… Pat pat.
Solidarieta’ al compagno trivigante: quando anche tu sarai inglobato dalla macchina di google maps scoprirai che qui dentro street view non c’e’ sofferenza, non c’e’ dolore e soprattutto non servono bici per spostarsi ma solo un buon mouse ergonomico.
oddio, è lei, la potenza fatta bicicletta, la riconosco!!!
@grandesacchetto
Oh, signore di Gùgol, allora prendimi subito con te, fammi tuo.