Mappe. Belle, in generale, perchè astrazione e reinvenzione dello spazio – e del tempo, spesso – e fatte di mille scelte in aggiunta o in sottrazione che se uno non ci pensa compiutamente non ci arriva proprio.
E che belle anche quelle stupidine, eccone alcune che non sto a spiegare: o si capiscono o niente, pazienza, un’altra volta.
Certo, serve l’inglese. Da Terribile maps.