Già non si capisce come Amelio si sia prestato, Favino è evidentemente interessato più alla mimesi che agli scopi dell’operazione, fatto sta che la riabilitazione di Craxi con conseguente messa in discussione di ogni verità storica è compiuta. Nella fiction viene passato il messaggio che non rubasse per sé ma per il partito e la politica che, si sa, ha i suoi costi. Poi, magari, qualcosa restava attaccato ma certe cose vanno così. E ora si vaneggia di strade e larghi a Milano.
Sorgi, che reputavo un bravo giornalista, pubblica questo vergognoso libro (Einaudi, maledizione!) che fin dal titolo mi fa incazzare: presunto che?
Craxi era colpevole, è stato condannato, è scappato per non andare in carcere (si chiama latitanza, non esilio), in poche parole nonché fatti era un bel ladro, arrogante e sfrontato. Scrive Sorgi: «Perché alla fine del 1999 non fu possibile costruire un corridoio umanitario per far rientrare in Italia da Hammamet Bettino Craxi, gravemente malato, e farlo operare e curare in un centro specializzato senza che fosse arrestato?». Corridoio umanitario? E perché? Senza che fosse arrestato? E perché? Craxi avrebbe potuto tornare in ogni momento e farsi curare nel modo migliore. Certo, poi sarebbe stato arrestato, come prevede la legge. Non si capisce perché avrebbe dovuto costituire un’eccezione. Quindi, ecco il commento politico: presunto una fava.
E, allora, serve la correzione. Tranquilli, amici di Einaudi e Sorgi, ci penso io:
Meglio, decisamente.