Accidenti, avevo fatto laccanzone ieri e oggi ho saputo della morte di Bill Withers. Oltre al dispiacere, perché l’ho ascoltato tanto (e anche molti di voi, sebbene non lo sappiano), mi pare davvero il minimo dedicargli una laccanzone. Ma prima: Withers ha scritto, per dare un’idea, alcune canzoni per cui molti autori avrebbero ucciso – come minimo – per averne scritta anche una sola. Una. Lui, molte. Ne dico? Beh, attenzione: «Ain’t no sunshine», «Lean on me». E poi «Lovely day» e «Just the two of us».
Capito la levatura?
Io metto «Use me», che è la sua canzone che preferisco, ed era la quarta del suo secondo disco, «Still Bill» del 1972, e precedeva proprio «Lean on me». Voglio dire: davvero troppo per un uomo solo (io). Per lui, normale. Già solo all’inizio è impossibile stare fermi, a meno che non siate oggetto di sequestro.
Arrivederci, signor Withers e grazie, di cuore, per tutte quelle meraviglie. Le prometto che ne farò buon uso anche ora che lei è in viaggio.
Trostfar, gentilmente, raccoglie tutte leccanzoni in una pleilista comoda comoda su spozzifai, per chi desidera. Grazie.