Non sono mai stato un fan di Eno, tantomeno della musica ambient o sperimentale, ho sempre considerato i suoi trascorsi tra Roxy Music, Talking heads, U2 e musiche per l’aeroporto come attività poco interessanti per me, l’ho solo incontrato tangenzialmente in certe fasi del prog e, più che altro, con la trilogia berlinese di Bowie, che non apprezzo tutta. Non che non ne riconosca la competenza, una certa indiscutibile ecletticità e versatilità, ma non fa per me, non rientra nei miei canoni. Tranne qualche cosa, qua e là, e una in particolare: una canzone del 1977, By this river, contenuta nell’album Before and After Science che, non a caso, è il suo disco più rock. Diciamo.
Scritta con Moebius e Roedelius dei Kluster, By this river fa parte del secondo lato del disco, quello più sperimentale e ambientale, ed è una canzone notevole per quanto sia costituita da elementi basilari, una melodia non banale, due parti per tastiera, un testo semplice ed evocativo e null’altro. Frutto senz’altro della cura che Eno dedicò alla produzione di questo disco, a differenza dei precedenti che venivano liquidati abbastanza frettolosamente. A togliere, il brano è divenuto perfetto, senza sbavature, iperproduzioni o aggiunte di troppo. Ricorda certi brani di grandi band, a parer mio, ritenuti di secondo piano e piazzati, come in questo caso, a metà del secondo lato e non troppo in evidenza. Penso, per fare un nome solo e un solo album, a Seamus dei Pink Floyd, o alla precedente San Tropez. Quest’ultima, anticipo, proprio per i motivi di By this river sarà la prossima laccanzone del giorno. Spoiler.
Trostfar, gentilmente, raccoglie tutte leccanzoni in una pleilista comoda comoda su spozzifai, per chi desidera. Grazie.