Una sacrosanta manifestazione a Milano, oggi, per protestare contro la gestione della pandemia da parte della Regione, contro la sanità privata, contro le scelte che sono andate a discapito dei cittadini lombardi, alla richiesta di commissariamento della regione. Migliaia di persone, per la verità meno di quante attese, in piazza Duomo.
Distanziati fa pure più effetto (cogli le tremilaottocentodue differenze con le manifestazioni della destra o i selfie di Salvini). Ma se i motivi sono sacrosanti, e ce ne sono ben donde, e sono peraltro gli stessi per tutti, non è detto che si vada in piazza insieme: una seconda manifestazione, diciamo genericamente del mondo antagonista e Cobas, si è tenuta sotto la sede della Regione Lombardia. Quindi, un po’ di qua e un po’ di là, mi par giusto.
Anzi no, per essere sicuri di avere ancora meno risonanza, le manifestazioni sono state tre. Una molto più piccola, circa quattrocento persone, di ispirazione anarchica, si è svolta a piazzale Loreto. Ottimo, sempre secondo il principio che uniti si vince.