Che, traduco, significherà: le cose cominceranno a rompere i coglioni.
June, il superfantaforno che metti dentro le cose, lui le riconosce, le pesa e poi sceglie tempo e modo di cottura da solo. Bravo, molto bravo.
Ma non solo: non contento, gira un video in streaming della cottura, così che il cuoco possa, sul suo telefono, regolare cottura e spegnimento o, almeno, osservare l’andamento. Il forno, poi, scatta anche alcune foto se sollecitato, perché non vuoi condividere la socialcottura in tempo reale? E poi avvisa quando più o meno ci siamo col foodporn.
Ingredienti richiesti: un quad core Tegra K1, foto e video camera interna, modulo wireless, una connessione di rete veloce, app da installare su telefono, tablet e diosadove. Poi ci sono le cose da forno, tipo sei serpentine in carbonio. Qui il tutto. Alla modica cifra di 1.500 dollari occasione, perché poi costerà di più.
«Pronto? Chi parla? Ah, ciao forno, dimmi».