Anche quest’anno, questo strano 2020, il cinque dicembre morì Mozart.
Ogni anno ne faccio un post di ricordo, non solo per la grandezza musicale, che colgo solo fino a un certo punto e solo in alcune opere, ma per la sua libertà e audacia nell’essere un progressista, un libero professionista nell’epoca dei maestri di cappella, un innovatore, un uomo libero, un genio e un deficiente insieme, dipendeva da come gli girava. Insomma, irresistibile per me.