Twitter sospende definitivamente l’account di Trump.
Ora, per quanto niente possa contare, ci sono almeno due motivi per cui la cosa mi dà fastidio. Primo, perché è un rigore peloso, Trump ha violato le regole di twitter, della netiquette e della decenza mille e mille volte in questi quattro anni, ma evidentemente solo adesso che è in uscita dalla Casa Bianca può essere sanzionato. Perché prima non conveniva farlo. Secondo, perché oggi è Trump e allora va bene, tutti contenti o quasi, ma domani può essere chiunque, anche qualcuno che conduce una battaglia sacrosanta. Perché i social sono aziende e ragionano in termini di profitto e di convenienza, spesso ipocrita, per cui non bisognerebbe usarli per dibattiti pubblici o comunicazioni istituzionali o quasi. Ma questa cosa pare non capirla quasi nessuno. Vogliamo imporre delle regole (anche fiscali) a questi o continuiamo a farci del male?
Nel frattempo…