Oh, cosmonauti, cioè quelli che sono stati nello spazio, non come quelle sciacquette degli astronauti che bastava essere candidati. Oggi è il 12, il giorno del cosmonauta, il giorno della festa. Perché il 12 aprile di un sacco di aprili fa Jurij Gagarin, primo essere umano, vide la terra dallo spazio.
Viva l’esplorazione spaziale, viva il progresso umano, viva l’URSS, viva l’umanità, viva la terra, viva A. e L. che hanno deciso di avere oggi il loro anniversario, viva chiunque creda nella libertà. E abbasso l’Avvenire che sostiene in questi giorni delle bestialità sul primo cosmonauta. Si brindi e si riguardino “Cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli e “Good-bye Lenin” di Wolfgang Becker, con il commovente tassista-cosmonauta-presidente-Sigmund Jähn.
Viva te e viva tutti i viva che hai elencato, compreso quindi quello che riguarda me e A.
Grazie per avere ricordato tutto quanto.
L.
Avete scelto con grande saggezza e sarete sempre cosmonauti ad honorem.