Oggi e per tre giorni in alcuni cinema esce il documentario ‘Amazing Grace’.
Il documentario riguarda, abbastanza ovvio, Aretha Franklin e quel suo disco del 1972, con cui ritornò al gospel dal soul degli ultimi LP. In particolare, le riprese furono effettuate il 13 e il 14 gennaio 1972, le due sere in cui al Nuovo Tempio della Chiesa missionaria battista di Los Angeles la Franklin registrò tutti i pezzi. Le scene furono girate da Sidney Pollack, regista già allora di tutto rispetto.
Da allora, il documentario non uscì mai per una ragione specifica: l’opposizione di Aretha Franklin. Che, vivaddio, voce in capitolo ne aveva e anche ragioni, evidentemente, anche se non le rese note se non nelle cause legali. Il desiderio di Franklin, dunque, che il film non uscisse e il fatto che il periodo di ‘Amazing Grace’, cioè quello dei canti di ispirazione religiosa dai quali la cantante proveniva, è il meno interessante per me, sono due ragioni più che sufficienti perché io non vada a vederlo.
Molto più avvincente, ritengo, è il periodo in cui si dedicò con convinzione e passione alla difesa e all’affermazione dei diritti dei neri, lotta cui non si sottrasse mai. E alla musica, perdio. Per questo, ho seguito con più interesse la terza stagione di ‘Genius’, dedicata appunto ad Aretha Franklin e che ne dà un ritratto più strutturato e complesso. Amen, sorella. Dai, dammene un altro.