È di nuovo il due agosto, come scrivevo l’anno scorso molto sappiamo della strage, degli ambienti in cui maturò, di chi vi prese parte.
Oggi sappiamo qualcosa di più anche sui mandanti, sebbene sia l’ambito ancora più oscuro, e la situazione è in movimento: è di qualche giorno fa la deposizione dell’ex-moglie di Bellini che ne ha smontato l’alibi, arrivò a Rimini molto più tardi, quella mattina, e il volto che appare nel video in stazione è il suo. Quell’alibi che gli permise di uscire dal processo e che invece, ora, lo fa rientrare a pieno titolo come quinto uomo.
Si ricorda e si continua a cercare, ogni pezzo in più è un piccolo riconoscimento alla memoria dei morti, almeno si sappia come e perché, che i colpevoli paghino.
E a questo punto dovrebbero entrare in gioco gli storici, ce n’è bisogno.