Nel 2005 non avevo nulla a che fare con lei, accolsi la sua elezione con indifferenza. La CDU e le sue posizioni mi erano talmente distanti che la presi come l’ennesima elezione di un destrocristiano in Germania.
Poi sono passati sedici anni dalla sua nomina a cancelliera, ne son successe di ogni e lei è diventata, di fatto, il baluardo europeo – anzi, dell’UE – di fronte a posizioni di apertura su immigrazione, diritti civili, sviluppo energetico del futuro. Certo, in un’Europa sostanzialmente debole ma almeno c’era lei. E che dire? Mi ci sono affezionato, politicamente ed emotivamente, e molte volte, molte, ho pensato con gratitudine al fatto che ci fosse lei a tenere dritta la barra dell’Europa. E ora sì, ora sono pure un filo preoccupato del fatto che se ne vada. Già. Come si cambia, eh? Non l’avrei detto.
[Qui un documentario di ARTE che fa un dettagliato bilancio di questi sedici anni].