Percorrere tutta la E30.
Forse la sigla non dirà molto ma indica la strada europea E30, una bella stradona di classe A ed essendo una dorsale Ovest-Est è quasi tutta bella dritta. Eccola, nella sua intera bellezza.
Poche sterzate. Si parte da Cork, facendola da ovest, traghetto, Inghilterra, poi è un po’ complicato perché da Felixstowe partono solo traghetti cargo, insomma si risolve, poi avanti – sommi capi – per L’Aia, Utrecht, Hannover, Berlino, a Francoforte sull’Oder si scavalla in Polonia dopo una bella indigestione del piatto Brandeburgo, Poznań, Varsavia, da Terespol via in Bielorussia verso Brėst, che non è quella ma l’altra, fino a Minsk, da lì si segue l’itinerario asiatico AH6 andando in Russia, passando da Mosca, sosta, e dritti fino a Omsk. Dove, se uno è fortunato, ci sono quaranta gradi d’estate e quaranta sotto zero d’inverno. Cosa chiedere di più?
5800 km complessivamente (qualcuno dice 6530, le fonti sono confuse), è la nostra highway 61, mi attira. Vorrei comprare una Zhiguli, fare tutta la E30, rivenderla a Omsk e prendere l’aereo. Per Novosibirsk. Così. O, volendo, si può curvare e pigliare la AH6 dell’Asian Highway Network, che arriva a Busan, in Corea del sud. Non male.
Secondo gugolmaps sono meno di 6400 chilometri e in settantacinque ore secche ce la si fa. Però a Wexford c’è un cantiere, quindi non so, forse qualcosina di più.
Se le cose proseguono come in questo periodo, quasi quasi vado.