Coppia di ottime notizie: dopo la morte della vecchia, la vittoria di Gabriel Boric alle presidenziali cilene. Sia per lui, che proviene dal movimento studentesco, è giovane e critico con il sistema neoliberale cileno, sia perché ha ricevuto l’appoggio convinto degli elettori, mai così numerosi, sia perché ha sconfitto José Antonio Kast, candidato di estrema destra, disgustoso fascista sostenitore di Pinochet, omofobo e contro ogni forma di immigrazione. Come se tutti loro non fossero lì per quel motivo.
Mentre qua si discute sui nomi di ottuagenari plurindagati, letizie incompetenti e altre raccapriccianti amenità.
Che tristezza! (Qua. Non là)